Le parole d’ordine sono controllo e prevenzione. E con questi obiettivi decine di occhi stanno per invadere ogni angolo della città.
Latina ci riprova e si appresta a sperimentare uno dei più sosfisticati e moderni sistemi di videosorveglianza. “Telecamere intelligenti”, le chiama il presidente della Provincia Armando Cusani, che sta lavorando da mesi a un progetto finalizzato alla sicurezza, che coinvolge Questura e Comune di Latina. Dopo diversi incontri tra le istituzioni locali e due riunioni al ministero, l’iter è arrivato ormai a un livello tanto avanzato che si conta di chiudere la partita entro tempi brevissimi. Niente annunci. Così ha voluto il governo di via Costa, pronto a sostenere i costi residui di un’opera che sulla carta ha già ottenuto un cofinanziamento del ministero e della Regione. Al momento non ci sono stime, «ma si spenderà forse anche meno rispetto a tutti i progetti del passato mai decollati», assicura Cusani. Il nuovissimo sistema è ancora in fase di sperimentazione e si basa su sofisticati congegni che consentono un’applicazione efficiente anche su telecamere già esistenti. Niente a che vedere però con il passato. E con quelle 15 videoecamere installate nel 2005 nei punti nevralgici della città e mai entrate in funzione. Il moderno impianto, contrariamente a quelli tradizionali che consentono un intervento solo successivo, permette una vigilanza istantanea grazie a sistemi di allarme automatici che si attivano a ogni anomalia registrata, tanto da garantire perfino un risparmio di risorse umane nei meccanismi di controllo delle immagini. «Se nel passato si riusciva ad intervenire solo ad episodio già avvenuto – spiega Cusani – oggi sarà possibile attivare interventi e segnalazioni istantenei. è un meccanismo avanzato rispetto a qualsiasi altro. Ho visto il lavoro di esperti del ministero e ho rilanciato subito la proposta alla Questura, che ha dimostrato un grande interesse». E proprio il questore Nicolò D’Angelo nei giorni scorsi ha annunciato l’iniziativa che sta per approdare in città, sottolineando che il meccanismo adottato garantirà un sistema di sorveglianza totale e immediato. I dettagli e i punti di installazione delle nuove telecamere saranno stabiliti e messi a punto proprio dal questore, ma il presidente Cusani suggerisce di estendere il sistema anche alle stazione ferroviarie più importanti della provincia pontina, con un occhio di riguardo alla prevenzione degli incidenti. Un esempio? Se un passeggero in attesa del convoglio supera la linea gialla di sicurezza per distrazione, la videocamera sarà subito in grado di segnalare l’anomalia e inviare l’allarme alla sala operativa. Un’altra applicazione proposta dal presidente della Provincia è quella che riguarda la prevenzione degli incendi boschivi. Stesso sistema. Con la garanzia di riuscire a domare le fiamme prima che si sviluppi un incendio di vaste proporzioni. Si lavora dunque per avviare una sperimentazione partendo proprio dalla città di Latina. Con il fermo proposito di non replicare gli errori commessi in passato. Quando, installate le telecamere, si scoprì che il software utilizzato non consentiva di visualizzare immagini notturne.
Laura Pesino dal Corriere Pontino del 31 gennaio 2011