Nell’inchiesta della procura di Rieti sarebbero coinvolte 41 persone tra questi anche il senatore di Latina Claudio Moscardelli
Pesce crudo e ostriche, ma anche battute di caccia e fagiani gustati al ristorante, sagre di provincia e un’autobiografia, e ancora olio extravergine di oliva, rimborsi sui taxi, aerei, treni, vecchie multe non pagate: sono le “spese pazze” fatte dal gruppo consiliare del Pd alla Regione Lazio dal 2010 al 2012, sotto la presidenza di Renata Polverini, finite nel mirino della procura di Rieti. Nell’inchiesta sarebbero coinvolte in tutto 41 persone.
Come scrive Il Corriere, le accuse vanno dal “peculato, alla truffa aggravata, dal finanziamento illecito al falso. Una volta caduta la giunta Polverini, l’allora candidato del centrosinistra Nicola Zingaretti condusse una battaglia col partito per non far ripresentare in Regione neanche uno dei consiglieri uscenti”.
“Così molti di loro, sono stati candidati direttamente in Parlamento – scrive il Corsera -. Fra gli indagati, infatti, ci sono gli attuali senatori Claudio Moscardelli, Bruno Astorre, Carlo Lucherini, Francesco Scalia e Daniela Valentini”.