Sono passati solo pochi giorni dagli ultimi aumenti nelle bollette di luce e gas e le famiglie italiane, anche per l’anno venturo, pare debbano prepararsi a pagare di più nonostante i cali avvenuti ad aprile di quest’anno. Questo dipende da fattori tutti esterni all’Italia, come alcune problematiche legate alle centrali nucleari in Francia, per fare un esempio. Tuttavia vi sono anche delle buone notizie, come ad esempio quelle che arrivano in merito al tetto Isee: è infatti notizia di pochi giorni fa la decisione di innalzarne il tetto per quanto concerne il bonus bolletta. Questo comporterà per un numero maggiore di famiglie la possibilità di poter usufruire di sconti in bolletta.
Le novità del nuovo tetto Isee
L’Arera, acronimo che indica l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente,
ha deciso di innalzare il tetto Isee che consente di avere diritto al bonus
sociale, che consiste nello sconto per quanto concerne gas, luce ed acqua,
portandolo ora a un massimo di 8256 euro.
Questa novità, che sarà a regime dal 1 gennaio del 2020, farà quindi in modo
che ben 200 mila famiglie in più potranno usufruire di tale bonus, con un
risparmio che per molte potrebbe diventare di vitale importanza. Per poterlo
richiedere, dunque, sarà necessario farne
richiesta al Comune di residenza oppure far espletare la pratica ad un Caf.
Nulla cambia per quanto riguarda la durata di questa importante agevolazione,
che sarà annuale e che andrà rinnovata alla scadenza se ne sussisteranno, in
quel momento, ancora le condizioni.
Il 90% degli italiani non sa quanto consuma
Sembra incredibile a dirsi, ma ben 9 italiani su 10 pagano senza sapere quanto consumano o come oggettivamente debba essere letta una bolletta. Per riuscire ad avere costi minori, quindi, basterebbe innanzi tutto cominciare a informarsi un po’ di più, anche ricercando sui siti degli operatori del mercato libero che, come wekiwi ad esempio, spiegano di che parti si compone la bolletta gas in ogni suo dettaglio di costo. L’indagine ha inoltre messo in luce come siano le regioni dell’Italia meridionale quelle dove vi è meno consapevolezza sui costi che si sostengono per le utenze domestiche, mentre a livello regionale, probabilmente in modo inatteso, è il Molise la realtà dove il livello di consapevolezza sui costi è più diffuso. Per quanto concerne le grandi città, è Milano quella dove gli utenti prestano più attenzione ai costi che devono sostenere, mentre Napoli è quella dove vi è meno interesse a comprendere in modo approfondito quali siano le conseguenze per il portafoglio quando si parla di utenze domestiche. Andando più nello specifico, gli italiani appaiono più interessati, per quanto concerne le utenze domestiche, a sapere quanto spendono per la luce.
La speranza, è che con l’arrivo del mercato libero aumenti la voglia di consapevolezza sui costi che si sostengono per una voce molto importante del bilancio familiare e che quindi l’Italia colmi quello che a conti fatti è un gap con il resto d’Europa, visto che negli altri paesi, relativamente a questo argomento, i cittadini sembrano essere molto più informati.
