Interrotti i lavori per l’ampliamento delle gradinate allo stadio Francioni di Latina.
GUARDA IL VIDEO La nuova gradinata che doveva contenere 2000 posti in più a sedere è finita sotto inchiesta della Procura per abuso d’ufficio e violazioni in materia urbanistica. Il problema era stato solevato dal consigliere Pd De Marchis che aveva fatto notare come l’area del Francioni sulla carta è destinata a verde pubblico.
Proprio contro l’esponente per Partito Democratico si è scagliata una parte della tifoserai nerazzurra. Sono stati esposti striscioni contro il politco proprio al Francioni e venerdì i sostenitori pontini hanno organizzato una manifestazione con arrivo in Piazza del Popolo per protestare “contro il solito sopruso e il solito autolesionismo politico che ha da sempre frenato l’evoluzione di una meravigliosa città”. De Marchis invece risponde alle accuse dal suo blog: “I tifosi che continuano a insultarmi e minacciarmi non sanno distinguere, oppure fingono di non distinguere, la legittima denuncia politica di un reato, tra l’altro presunto, dalle responsabilità politiche gravi della precedente classe di amministratori maldestri ed incompetenti che con la loro condotta hanno danneggiato davvero il Latina Calcio.
Basta ricordare che un pezzo della tribuna ospiti è ancora sequestrato e inutilizzabile senza bisogno di nessuna denuncia.
Ora, per non ripetere l’errore una seconda volta, errare è umano perseverare è diabolico, ho sollevato il tema della compatibilità urbanistica dell’area con il progetto di ampliamento dello Stadio, l’ho fatto in anticipo sull’inizio dei lavori. Ho scelto questo momento non a caso nemmeno perchè abbia una strategia contro qualcuno, ho studiato le carte dopo aver letto sulla stampa il comunicato sull’incontro tra la Società Latina calcio e il Genio Civile, incontro avvenuto nel mese di giugno.
Ed allora è utile ancora una volta spiegare i motivi che hanno comportato tale decisione, quei motivi che molti si ostinano a non vedere, oppure fingono di non vedere.
Lo Stadio Francioni non era verde pubblico fino allo scorso anno, è diventato “verde pubblico” in seguito all’adozione da parte della Giunta Comunale (Di Giorgi, Cirilli, Cecere, Di Cocco, Di Rubbo, Calvi e Tripodi) con delibera n. 434 del 7 agosto 2014 della revisione del Piano Particolareggiato R3.”