Oggi l’interrogatorio in ospedale a Roma di Gianni Micalusi, meglio conosciuto come Johnny, l’imprenditore 52enne di Terracina arrestato nell’ambito dell’operazione Nettuno che martedì scorso ha portato ad altri cinque arresti, tra cui i due figli Francesco e Lorenzo Micalusi di 26 e 24 anni e al sequestro preventivo del ristorante dei vip “Assunta Madre” di via Giulia a Roma.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip di Roma su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. Tutti sono ritenuti responsabili di intestazione fittizia di beni, riciclaggio e autoriciclaggio di denaro di provenienza illecita. Adriano Nicolini, direttore della filiale romana della Banca del Fucino e Gianni Micalusi, titolare del ristorante si trovano ora in carcere; l’imprenditore Vito Francesco Genovese, il commercialista Luciano Bozzi, e i figli Francesco e Lorenzo Micalusi sono invece ai domiciliari.
Secondo gli inquirenti Micalusi si è dimostrato “capace di costituire numerose e redditizie attività commerciali” grazie a investimenti immobiliari, “avendo cura di intestare i beni a prestanome privi di risorse economiche, per evitare di figurare come titolare effettivo, pur mantenendone saldamente la direzione”. Micalusi, usando i figli come “teste di legno” formalmente non appariva come titolare della società. Oltre al ristorante sono state sequestrate due società di commercio di prodotti ittici e una società specializzata nella gestione di esercizi pubblici e di ristorazione. Lazio Tv