Operazione della Polizia Stradale
Due romani rubavano le auto e padre e figlio apriliani le smontavano così abilmente, da ridurre nell’arco di una mezza giornata una Range Rover in un mucchio di pezzi da immettere sul mercato nero. Base logistica del giro, una carrozzeria abusiva a Fossignano, alla quale gli agenti del distaccamento di Polizia Stradale di Aprilia, coordinati dall’Ispettore Superiore Massimiliano Corradini, sono arrivati grazie a questo Range Rover Evoque bianco, visto sfrecciare insieme ad un Fiat Scudo nei pressi della Regionale Pontina. La lettura della targa ha identificato il mezzo rubato la notte prima a Formello, di qui l’inseguimento ed il blitz, che ha colto di sorpreso i quattro, padre e figlio di Aprilia, 58 e 17 anni, e due romani di 48 e 59 anni. Tre dei quattro pregiudicati e due per precedenti specifici. Tutti denunciati per riciclaggio in concorso, agivano in particolar modo su vetture con accensione a pulsante, leggendo il codice di apertura con software applicato sotto l’auto. L’area dell’officina in via Adda trasformata in un sito di stoccaggio di pezzi d’auto e targhe riconducibili a furti compiuti nell’hinterland romano tra Natale e i primi di gennaio. Vetture di grossa cilindrata già smontate e finite a pezzi in container pronti per essere agganciati e portati altrove. Edificio sequestrato e per il quale, vista l’attività abusiva, è stata comminata una sanzione amministrativa di 5000 euro al proprietario, il 58 enne apriliano, che dovrà rispondere anche al Corpo Forestale dello Stato per reati in danno all’ambiente. Un operazione resa ancora più difficile dalla capacita di mimetizzare le scocche d’auto sotto teli verdi, che si confondevano tra la fitta vegetazione, eludendo la ricognizione in volo delle forze dell’ordine. All’appello anche un bobcat, chiaramente rubato, utilizzato come sollevatore dei motori, attraverso l’applicazione di staffe. L’ingegno al crimine non manca mai. Lazio Tv