Attentato incendiario al centro dialisi lungo via Appia a Monte San Biagio.
Ad oltre 24 ore dall’incendio, a Monte San Biagio non si parla d’altro se non del terribile quanto inaspettato attentato che ha distrutto e reso inutilizzabile, probabilmente per sempre, il centro dialisi di Domenico Malizia. Mentre si attendono con ansia i risultati delle analisi della polizia scientifica nella speranza che i guanti o gli accendini possano restituire agli inquirenti un’impronta almeno parziale, le indagini proseguono a tutto campo. Dalla lunga chiacchierata tra il maresciallo Michelangelo Nanìa ed il titolare intanto non sono emersi indizi utili ai fini delle indagini. Malizia ha dichiarato di non avere idea su chi possa averlo voluto colpire così duramente. Secondo una stima ancora approssimativa i danni ammonterebbero a circa 100 mila euro, danni che tra l’altro non saranno risarciti dato che Malizia non aveva mai sentito il bisogno di assicurare la sua attività . Sul fronte sanitario, ieri è stata trovata una soluzione provvisoria per i 32 pazienti che si sarebbero dovuti sottoporre al trattamento, ora si tratterà di individuare un’alternativa definitiva. Il centro dialisi di Monte San Biagio, unità decentrata del “Dono Svizzero” di Formia, seguiva infatti circa 60 dializzati che si sottoponevano al trattamento a giorni alterni. Ulteriori disagi riguarderanno il trasporto per il quale, a causa del rogo, resta a disposizione un solo mezzo. Increduli gli amministratori che, speranzosi di vedere arrestato il responsabile, si sono completamente affidati negli inquirenti. Su una cosa però, sembrano tutti d’accordo: si è trattato di un caso isolato. Lazio Tv