Si tratta di colonie di Velella velella, chiamate comunemente anche Barchetta di San Pietro.
Sulla spiaggia di Sabaudia c’è un’invasione di migliaia di piccole meduse blu che ha ricoperto la spiaggia per un tratto di circa un chilometri. Si tratta di colonie di Velella velella, chiamate comunemente anche Barchetta di San Pietro. Le Velella velella, tipiche del Mediterraneo, viaggiano in grandi gruppi spinte dal vento e dalle correnti e, se il vento le spinge verso la costa, finiscono sulle spiagge, conferendo loro un caratteristico colore azzurro.
Già nel 2009 e nel 2010, Velella ha colorato di blu le spiagge del Mar Ligure e del Tirreno. L’anno scorso, invece, praticamente non si è vista. Quest’anno, cosa sta succedendo?
Sono arrivate a miliardi e hanno colorato di blu le stesse spiagge degli anni scorsi attirando l’attenzione dei frequentatori del litorale. D’altra parte la scomparsa dell’anno scorso non aveva creato allarmi: dopotutto le velelle non sono delfini, e se scompaiono non interessa a nessuno.
Velella non è medusa, in realtà…
Velella non è una medusa, è una colonia galleggiante di polipi (gli stadi del ciclo delle meduse che di solito vivono attaccati alle rocce) e da questi polipi vengono prodotte piccole meduse di pochi millimetri che nessuno nota.
Perché si chiama Velella?
Il nome Velella definisce una caratteristica importante dalla colonia: una vela.Velella galleggia sulla superficie del mare e si fa portare dal vento. I suoi polipi, attaccati sotto la base da cui spunta la vela, sono sospesi nell’acqua sottostante e catturano tutti gli animaletti che si avventurano in superficie. Quei polipi mangiano a sazietà e poi producono le piccole meduse che, giunte a maturazione, liberano uova o spermatozoi. Dopo la fecondazione si forma una piccola larva che scende nel mare profondo e, negli anni successivi, la larva si sviluppa e forma la colonia che sale fino in superficie, a formare la velella che tutti conosciamo.