Le bellezze paesaggistiche, la storia, le tradizioni, la gastronomia e le spiagge, come Sperlonga, San Felice Circeo e Sabaudia che hanno ottenuto ancora una volta l’ambita Bandiera Blu. Eppure sul territorio, nonostante il ricco patrimonio naturalistico, “fare turismo”, quindi attrarre e al contempo rispondere alle esigenze di mercato, resta ancora un obiettivo lontano. Alla vigilia dell’apertura della stagione balneare, le previsioni sono fosche e in parte riconducibili alla crisi economica nazionale. Basti pensare che rispetto allo scorso anno gli operatori turistici prospettano una calo delle presenze sul litorale pari al del 20-22 per cento. «Una situazione pesante – interviene Italo Di Cocco, presidente del Fipe Confcommercio – che riflette purtroppo quella nazionale ma con alcuni punti dolenti propri del territorio pontino». Criticità affrontate ieri nel corso del tavolo tecnico sul turismo promosso da tutte le associazioni di categoria: dagli albergatori ai ristoratori fino agli operatori balneari e a tutte le attività che ruotano attorno al settore. «Dopo l’esperienza dello scorso anno con la Camera di Commercio Latina – spiega Italo Di Cocco – abbiamo esteso l’incontro a Unioncamere Roma. Come diretti interessati abbiamo deciso di scendere in campo per trovare soluzioni reali, presto chiameremo a raccolta anche tutte le istituzioni, dalla Regione alla Provincia fino ai Comuni. La nostra speranza – aggiunge Di Cocco – è quella di riuscire a “organizzare” il settore a fare di più dell’Apt, che al momento, ricordiamo, è commissariata». Tra tutte le problematiche affrontate figura quella dei campeggi ancora sotto sequestro. «Siamo in forte ritardo rispetto all’arrivo dei turisti sulle nostre spiagge – aggiunge Di Cocco – a Latina su undici campeggi sei sono ancora chiusi, più della metà, questo significa che allo stato attuale non riusciamo a soddisfare le domanda a questo tipo di turismo sempre più diffuso. E’ evidente che il calo dei visitatori si farà sentire. E la nostra paura è che cambino meta. I 10.200 posti letto negli alberghi probabilmente non riusciranno a rispondere adeguatamente alla domanda. Tra i campeggi sequestrati per abusi edilizi – continua il presidente del Fipe – c’è anche il Sant’Anastasia di Fondi, dove lavoravano 150 dipendenti e che porterà alla riduzione di trecento posti letto». Una questione spinosa su cui le associazioni di categoria chiedono integrazioni ai Pua (piano utilizzo arenili) dei comuni interessati ed eventualmente sanatorie valutando singolarmente ogni situazione. Al di là delle situazioni legate alla stagione balneare ormai alle porte, gli imprenditori nel corso del tavolo tecnico hanno avviato anche progetti a lungo termine per non trovarsi impreparati di fronte ai grandi eventi. Tra tutti il raduno dei Bersaglieri che si svolgerà il prossimo anno, dal 13 al 17 giugno. Un appuntamento che come quello degli Alpini coinvolgerà la provincia pontina con ripercussioni economiche, si spera positive, sulle strutture ricettive. Tra le proposte avanzate quella di attivare un call center in grado di organizzare l’accoglienza.
dal Corriere Pontino del 29 maggio 2011