Il Comune di Latina potrebbe presto trovarsi in emergenza. Secondo le nuove disposizioni regionali, le quantità di rifiuti trattabili che si possono conferire negli appositi impianti, sono mutate , quindi a partire da domani (sabato) il Comune di Latina potrà conferire nello stabilimento rida di Aprilia solo due giorni su sei la settimana. Il sindaco Di Giorgi sta mediando con un altro impianto, quello di Castelforte e ha di nuovo scritto alla regione per sollecitare risposte rapide.
La nota diffusa dall’ufficio stampa del Comune di Latina
EMERGENZA RIFIUTI: “RIDA” E REGIONE AI FERRI CORTI, LATINA RISCHIA DI PAGARNE LE CONSEGUENZE
Una grave emergenza rifiuti si prospetta per il Comune di Latina a causa di un braccio di ferro in corso tra la Regione Lazio e Rida, la società di Aprilia che gestisce l’impianto di pretrattamento dei rifiuti regolarmente autorizzato.
La stessa Rida ha infatti inviato una nota al Comune di Latina in cui comunica che, a seguito della decisione della Regione, sono mutate le quantità di rifiuti trattatabili nel proprio impianto e per tale motivo, a partire da domani mattina, il Comune di Latina potrà conferire i propri rifiuti a Rida per il pretrattamento solo due giorni su sei la settimana.
E’ di tutta evidenza che questa situazione è il preludio a una emergenza rifiuti, cioè la necessità di trovare, nelle more della definizione della questione tra Rida e Regione, un impianto alternativo dove pretrattare i propri rifiuti, come dispone la normativa regionale, altrimenti i rifiuti resteranno in strada e nei camion a partire da domani mattina.
Al fine di poter scongiurare in qualunque modo una emergenza che apporterebbe danni gravissimi alla città sia sotto l’aspetto sanitario sia sotto quello legato al servizio, il sindaco Giovanni Di Giorgi da un parte sta percorrendo, fio all’ultimo minuto in stretto contatto con l’ufficio dell’assessorato all’ambiente regionale, la possibilità di conferire nell’impianto di Castelforte, che è in fase autorizzativa da parte della Regione, dall’altra ha scritto nuovamente alla Regione facendo presente la situazione emergenziale e invocando un incontro urgente con le parti interessate per la risoluzione della questione.
Il sindaco ha anche attivato l’ufficio legale del Comune per verificare il rispetto del rapporto contrattuale da parte della Rida.
Contestualmente, l’amministrazione comunale ha provveduto a informare la Prefettura, al fine di istituire una eventuale unità di crisi per fronteggiare l’emergenza che si verrebbe a creare se dovesse venir meno anche l’opzione Castelforte .
“Ho provveduto a mettere al corrente anche i capigruppo dei partiti, presenti in Consiglio comunale che hanno propri rappresentanti eletti in Consiglio regionale, affinché questi ultimi possano intervenire presso la Regione – afferma il sindaco Di Giorgi – Fermo restando che la città di Latina non può essere vittima di una situazione su cui va fatta chiarezza. Non vorremmo, infatti, che l’incomprensibile situazione emergenziale che si va delineando, possa di fatto rappresentare una forzatura per giustificare ampliamenti di quantità di rifiuti da trattare, che è ciò che da mesi, attraverso una serie di note inviate ai vertici regionali dal nostro assessore all’ambiente Fabrizio Cirilli, stiamo evidenziando senza avere risposte. Basta considerare, infatti, che i rifiuti prodotti nell’intera provincia di Latina, sottratta la percentuale della raccolta differenziata, sono di gran lunga inferiori alle quantità trattabili dagli impianti autorizzati nella stessa provincia di Latina (Rida di Aprilia, Castelforte e l’impianto autorizzato e in fase di realizzazione Ecoambiente-Latina), e questo la dice tutta!”.