Dopo il ballottaggio di Terracina le attenzioni della politica locale sono ora concentrate soprattutto sugli equilibri all’interno del centrodestra. C’è da capire se il lungo braccio di ferro elettorale tra il PdL e la lista della presidente della Regione, Renata Polverini, lascerà strascichi nei rapporti tra la Regione e il territorio, in primo luogo la Provincia di Latina, e anche all’interno della stessa maggioranza alla Pisana. L’analisi politica cercherà ora di verificare se e quanto pesa il consenso conquistato dalla lista “Città Nuove” a Latina come a Terracina e nelle altre realtà del Lazio in cui si è votato. «La verità è che io ho intercettato una massa di voti che era nel Pdl, ma che evidentemente il Pdl non era in grado di la setssa Renata Polverini rispetto al voto di Terracina. «E’ su questo che dovremmo interrogarci tutti – ha aggiunto – A cominciare, ovviamente, proprio da Berlusconi». Secondo la governatrice, Berlusconi «deve chiedersi che partito e’ diventato il Pdl. Un partito che ha sempre funzionato grazie a un certo effetto trascinamento: solo che oggi, purtroppo, l’effetto trascinamento si e’ esaurito». A prescindere dall’esito dei ballottaggi di Terracina e Sora, in cui i candidati di Città Nuove sono stati sconfitti dagli esponenti del PdL, la governatrice si dice soddisfatta: «Quanti credevano che la sottoscritta, con la lista ‘Citta’ Nuove’, sarebbe stata capace di portare due candidati allo scontro finale con i candidati ufficiali del Pdl?. Io sono stata molto ma molto leale, perché sono andata da Berlusconi e gli ho spiegato per filo e per segno quello che stavo per fare. E lui ha preso atto della mia buona volontà, ammettendo che, comunque, anche i miei candidati sono ben dentro il centrodestra».
dal Corriere Pontino del 31 maggio 2011