Con il saluto ufficiale di questa mattina in Comune finiscono i tredici mesi di gestione commissariale del Comune portata avanti dal prefetto Guido Nardone. A salutarlo saranno idealmente tutti i cittadini del capoluogo rappresentati dal neo sindaco Giovanni Di Giorgi, alla presenza del presidente della Provincia, Armando Cusani. Nel suo periodo di gestione del Comune capoluogo, Nardone si è segnalato per la sua attenzione alle problematiche della città ma anche per una netta inversione di rotta rispetto all’amministrazione Zaccheo, specie per la bocciatura di alcuni progetti, tra cui quelli della metro e del mercato coperto. Altre iniziative, invece, hanno suscitato non poche reazioni, come il via libera ad alcune attività di carattere urbanistico. «Sento di poter affermare, in piena onestà di coscienza, di aver profuso tutte le mie energie perché gli impegni che assunsi al momento del mio arrivo a Latina fossero onorati – ha affermato il prefetto Nardone nel suo saluto alla città – La mia speranza è di aver lasciato alla Città un segnale preciso: che si può amministrare e gestire la cosa pubblica osservando e facendo osservare rigorosamente la legge, anteponendo sempre l’interesse della collettività a quelli personali o di parte, con buon senso, umiltà e spirito di servizio. Non so se ci sono riuscito, ma so che la Città questo segnale lo ha colto. Ne sono testimonianza le tante attestazioni di stima e di apprezzamento e, soprattutto, i numerosi momenti in cui sono stato avvicinato, per strada, da cittadini che hanno voluto stringermi la mano e ringraziarmi. Questi incontri sono stati per me il più ambìto riconoscimento per questo anno di lavoro al servizio della comunità latinense. Avverto quindi l’esigenza di salutare e ringraziare Latina ed i suoi cittadini. Li ringrazio per la loro operosità , per l’attaccamento alle proprie radici, alla cultura e alle tradizioni di questa terra. Li ringrazio per il loro rispetto e per essermi stati vicini, con affetto e fiducia, nel mio lavoro. Spero di esserne stato degno. Da tutti ho tratto insegnamento di vita e arricchimento professionale. Grazie di cuore.
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dal Corriere Pontino del 26 maggio 2011