“Nella prospettiva delle prossime elezioni amministrative di Latina, ritengo che il PdL abbia il dovere e anche la grande occasione di presentarsi alla città con una classe dirigente nuova, capace di interpretare il cambiamento.
E’ questo il progetto a cui sta lavorando e a cui deve tenere il PdL, nella consapevolezza di essere l’unico grande partito ad avere le risorse per raggiungere realmente e concretamente la crescita e il cambiamento della città. A differenza del centrosinistra, che parla di nuovo rispolverando uomini e situazioni da prima Repubblica, il PdL può davvero rappresentare la garanzia per un vero rinnovamento. Ecco perché il partito vuole e deve proporsi alla città con una massima apertura, un percorso che prevede il coinvolgimento di tante componenti sociali e in questo senso Fabrizio Cirilli, esponente politico nato e cresciuto nel centrodestra e di cui, nei fatti, e’ parte integrante, può far parte di questo processo di cambiamento.
Lo stesso dibattito in corso su un codice etico della politica, rappresenta un principio importante che appartiene al centrodestra e configura una modalità costruttiva per proporsi ai cittadini e interpretare le istanze. Il dialogo del partito con le forze che compongono la città e con Fabrizio Cirilli e il dibattito sul codice etico della politica, rappresentano risorse, tappe di quel cammino di apertura del PdL alla città, un segno della discontinuità rispetto alla precedente amministrazione.
Questo non significa bocciare una classe dirigente, come qualcuno strumentalmente vuole far credere, ma esaltare le capacità di rinnovamento per essere all’altezza delle esigenze della gente. Sarebbe altrimenti difficile spiegare ai cittadini le ragioni per cui il PdL ha deciso di porre fine alla esperienza amministrativa precedente e segnare una netta censura con l’amministrazione Zaccheo, puntando su un futuro di squadra di governo non su singole individualità come nel passato.”