“Il “candore” con cui Paolo Censi motiva il suo ingresso e quello di Leone Zeppieri all’interno del comitato dei “saggi” del PDL sostenendo che è bastata una telefonata degli onorevoli Piso e Aracri per convincerli, lascia piuttosto perplessi circa la reale “civicità” dell’inizativa da loro avviata sotto la denominazione “Prima Latina”.
E’ ambiguo sostenere la natura civica di un’iniziativa e al tempo stesso fare ingresso all’interno di un organismo istituito da un partito politico: se basta una telefonata onorevole per mettersi a disposizione, questo non denota autonomia di intenti.
La nostra posizione è chiara e l’abbiamo espressa più volte: siamo pronti a dialogare e collaborare con chi, anche iniziative civiche, condivida l’impostazione di equidistanza da entrambi i poli che rappresentano oggi, per ragioni differenti, quell’idea vecchia e consunta della politica che non ci appartiene e che vogliamo contrastare per costruire un’alternativa credibile fondata su un nuovo modello di città. Per fare questo occorre una convergenza sui contenuti che abbia il coraggio e la forza di distinguiersi da entrambi gli attuali schieramenti di destra e di sinistra.
I tatticismi interni al PDL legati alla presenza o meno in lista degli undici che hanno sfiduciato Zaccheo, ovvero l’individuazione di una candidatura a Sindaco con cui poter ricucire lo “strappo” determinatosi tra le componenti, sono modalità che attengono alla vecchia politica, non denotano il coraggio di distinguersi ed appaiono in contrasto con la costruzione di un nuovo modello che faccia del coinvolgimento della società civile un punto di forza e non un uso strumentale.
Tuttavia diamo il beneficio a Censi e Zeppieri di aver risposto all’invito per puro spirito di cortesia, potendo essi dimostrare di essere veramente saggi uscendo dal comitato del PDL un secondo dopo avervi fatto ingresso, esprimendosi con un secco “rifiuto e vado avanti”, senza se e senza ma, senza quelle ambigutà con cui finirebbero per arruolarsi nella nutrita e variegata schiera dei politi politicanti prima ancora di esserlo diventati.”