La piccola Gloria non è stata abbandonata. I medici che si occupavano di lei al Policlinico Tor Vergata di Roma erano andati a pranzo come sostiene suo padre. A difendersi, in merito al caso della bambina di due anni e mezzo morta in sala operatoria durante un intervento di tracheotomia, è Mario Dauri, primario anestesista del Policlinico. Il primario, in un colloquio con l’Ansa, ha risposto a quanto detto dal padre della piccola nelle ultime ore e ha parlato di una “complicanza” per Gloria: “C’è stata una complicanza che in casi così gravi può accadere. Sono intervenuto perché chiamato durante l’intervento, ma il collega che operava é esperto. E non è vero che abbiamo sbagliato catetere”. Il primario ha spiegato di aver tentato di rianimare la bambina appena i medici hanno capito la gravità della situazione: “Non è stata abbandonata. E nessuno dell’equipe è andato a pranzo, come dice il padre. Personalmente ne sto soffrendo molto, sono anch’io padre di tre figli, mi metto nei loro panni. Sono estremamente addolorato ed esprimo un senso di assoluta solidarietà ai genitori. Comprendo la loro disperazione, purtroppo l’ematologia pediatrica è un setting piuttosto pesante”.
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