Sette persone, accusate di un agguato sull’Appia a colpi di kalashnikov avvenuto a Cisterna di Latina il 28 marzo 2008, sono state condannate complessivamente a 62 anni di reclusione nel processo tenuto nell’aula bunker di Roma.
Gli imputati accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio e spaccio di droga, hanno tentato di eliminare dopo un inseguimento – stando ai risultati delle indagini – Francesco Cascone, imprenditore 35enne titolare di una pizzeria sull’Appia proprio a Cisterna.
Ad occuparsi dell’inchiesta la Dda di Roma. Queste le persone ritenute componenti del commando armato e finite sul banco degli imputati: Pasquale Noviello, condannato a 18 anni; Agostino Ravese e Francesco Gara condannati a 14 anni; Enzo Buono (che aveva collaborato nella veste di pentito) a 11 anni; quindi 4 anni ad Antonio Esposito e un anno e otto mesi per Francesco Cascone, la mancata vittima, imputato nello stesso procedimento in quanto arrestato per droga. Assolta, infine, la compagna di Cascone accusata in un primo momento di favoreggiamento.
Â