Si terrà questa mattina davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Tiziana Coccoluto l’incidente probatorio nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Massimiliano Moro. Quest’ultimo venne ucciso con tre colpi di pistola il 25 gennaio dello scorso anno all’interno del suo appartamento in largo Cesti, nel quartiere Q5: un delitto che diede il via ad una vera e propria guerra criminale nel capoluogo pontino tra bande contrapposte con altri morti, feriti e agguati di ogni genere. Per quel delitto nel luglio dello scorso anno è stato iscritto nel registro degli indagati, a piede libero per omicidio volontario, Andrea Pradissitto, 20 anni, legato al clan dei Ciarelli. L’udienza che si terrà questa mattina, richiesta dal sostituto procuratore Marco Giancristofaro, ha lo scopo di effettuare una comparazione tra il Dna rilevato dai tecnici della scientifica sul collo di una bottiglia rinvenuta nell’abitazione di Moro e quello di Andrea Pradissitto, il 20enne assistito dagli avvocati Gaetano Marino e Oreste Palmieri. In realtà la Procura in precedenza aveva già avanzato richiesta per effettuare accertamenti tecnici non ripetibili ma non se ne era più fatto nulla tanto che adesso l’accusa intende raccogliere elementi che provino la presenza del 20enne sulla scena del delitto. Accusa e difesa provvederanno questa mattina a nominare ciascuna i propri consulenti per effettuare gli esami tecnici in questione.
Elena Ganelli dal Corriere Pontino del 24 gennaio 2011