Donna uccisa davanti alla figlia: fu accoltellata per 100 euro, fermato un 35 enne di Aprilia.
E’ stata uccisa per circa cento euro. A tanto ammonta il valore della refurtiva (una vecchia macchinetta fotografica, un portafogli e pochi altri oggetti) rubata dall’assassino e dalla sua complice nella casa di Marcella Rizzello, la donna di 30 anni assassinata a coltellate nella sua casa di Civita Castellana, sotto gli occhi della figlia di 14 mesi.
I carnefici della Rizzello avrebbero inoltre tentato di violentarla. A sostegno della tesi dei militari il fatto che la giovane sia stata trovata seminuda, con gli slip calati e una bottiglia adagiata in mezzo alle gambe. Una circostanza, quest’ultima, interpretata come “un tentativo di depistaggio, uno sfregio o un messaggio”.
I carabinieri hanno spiegato che la violenza non c’é stata, ma molti indizi lasciano intendere che era nell’intenzione del presunto omicida e della sua convivente. Alla domanda se sia credibile un tentativo di stupro compiuto da un uomo insieme alla sua compagna, i carabinieri hanno risposto che il profilo psicologico e criminale del fermato e della donna lo rendono probabile.
Per l’omicidio sono stati fermati Giorgio De Vito, 35 anni, residente ad Aprilia (Latina) insieme con la sua ex convivente, una donna polacca di circa trent’anni.
De Vito è un “topo d’appartamento” con alle spalle diverse condanne per furto ed è stato denunciato alcune volte per molestia da parte di donne.
Ad incastrare l’uomo sono state cinque macchie di sangue lasciate sul luogo del delitto dai quali i carabinieri del Ris hanno estratto il suo Dna, una decina d’impronte di scarpe e l’impronta palmare della sua mano, trovata sulla parte interna della porta del bagno, dove si era recato per lavarsi dopo l’omicidio.
In casa della madre, ad Aprilia, inoltre, durante una perquisizione, è stata ritrovata la macchinetta fotografica di Marcella. L’uomo è stato fermato oggi su disposizione del Pm Renzo Petroselli, titolare dell’inchiesta.
Domani mattina sarà interrogato per la convalida del fermo. Su iniziativa dei carabinieri è stata fermata anche una donna polacca di 34 anni, che all’epoca del delitto era la convivente di De Vito. Secondo i militari avrebbe partecipato al furto sfociato nell’omicidio, probabilmente con un ruolo attivo.