Il piccolo di 7 mesi era stato dimesso dall’ospedale
Sono cinque i medici indagati per la morte del neonato di 7 mesi di origine nigeriana visitato all’ospedale Goretti di Latina e poi dimesso. Dopo il sequestro delle cartelle cliniche, il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta Luigia Spinelli, contesta ai professionisti il reato di omicidio colposo. Il bimbo sarebbe deceduto per una grave disidratazione. La procura, intanto, ha affidato l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia sul corpicino del piccolo mentre i familiari hanno nominato un consulente di parte per far luce sulla tragedia e capire le eventuali responsabilità . “Non abbiamo mai visto nostro figlio così debole”, questo quanto avrebbero dichiarato i genitori, che vivono a Latina Scalo, al pediatra che ha visitato il neonato rimandandolo a casa dopo avergli prescritto una cura a base di integratori. Il giorno seguente, però, le sue condizioni sono peggiorate irrimediabilmente provocandone la morte. Proprio in queste ore gli inquirenti stanno aggiungendo particolari importanti alla ricostruzione di quanto è avvenuto lunedì notte quando la coppia arriva al pronto soccorso del nosocomio pontino con il bimbo che già presentava febbre alta e problemi intestinali. Il pediatra di turno lo visita e dopo avergli prescritto i farmaci lo rimanda a casa con la raccomandazione di ritornare in caso di i sintomi si fossero ripresentati. Il pomeriggio successivo il piccolo peggiora e il pediatra di famiglia allerta i sanitari del 118. Inutile, purtroppo, la corsa in ospedale dove il neonato arriva già in fin di vita. L’esito dell’autopsia, per il quale bisognerà attendere qualche giorno, chiarirà le cause del decesso. Lazio Tv