La Provincia autorizza la società
La Indeco costruirà una centrale a Biogas a Borgo Montello. La notizia è apparsa sull’albo pretorio pubblicato sul sito della Provincia dove si può leggere la determinazione a firma del dirigente del settore ecologia e ambiente, Nicoletta Valle che autorizza la srl. “La società Indeco – scrive l’Ente di via Costa – ha presentato domanda di autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica, e delle relative opere ed infrastrutture connesse, da fonti rinnovabili, sito nel Comune di Latina – località Borgo Montello, via Monfalcone di potenza nominale di 2.600 kw mediante installazione di tre motori a combustione interna finalizzati alla generazione di energia elettrica, alimentati dal biogas della discarica Indeco”. Nella determinazione sono poi illustrati i passaggi che hanno portato al positivo provvedimento finale. La Indeco ha presenta domanda ad agosto e in seguito a tale richiesta la Provincia ha indetto una Conferenza dei servizi alla quale sono inviati: E-distribuzione spa, Regione Lazio, Comune di Latina Asl, Arpa e Agenzia delle Dogane di Gaeta. L’unico parere arrivato, si legge ancora dell’autorizzazione, è quello del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Latina. Non sono stati espressi – chiarisce l’Ente di via Costa – dissensi qualificanti da nessuna delle amministrazioni interessate alla Conferenza dei Servizi. Motivo per cui, vista la relazione istruttoria conclusiva favorevole all’adozione della presente determinazione, la Provincia dispone il il rilascio dell’autorizzazione imponendo alla ditta Indeco srl una serie di prescrizioni. Immediata la reazione del Comitato dei cittadini di Borgo Montello. “Qualcuno – tuona il portavoce Giorgio Libralato – ricorderà che all’inizio dell’anno l’invaso S8 della discarica è stato sequestrato dalla Procura per il superamento dei quantitativi approvati, che tale sequestro consentiva solo le attività di normale amministrazione. Sorge il dubbio che la centrale (o gli impianti o parte di essi) siano nell’area sequestrata dell’invaso S8. Quindi la norma vorrebbe che qualsiasi autorizzazione o provvedimenti siano almeno sottoposti (e approvati) dall’autorità giudiziaria competente ma nulla risulta nel provvedimento”. Tutto regolare?, si domandano i cittadini. “Come sempre – conclude Libralato – speriamo di essere smentiti e di sbagliarci, ma sarebbe la prima volta. In genere l’errore è sempre per difetto perché non riusciamo ad immaginare tutti gli errori e gli orrori ambientali”. Lazio Tv