L’ex editore di “Latina Oggi” sta formalizzando una proposta di acquisizione dello storico quotidiano.
C’è grande attesa per la conferenza stampa indetta per domani alle ore 16 presso la Sala Cristallo Hotel Nazionale in Piazza di Montecitorio a Roma, per la presentazione della proposta di acquisizione del quotidiano l’Unità da parte dell’editore di Latina Andrea Palombo. L’imprenditore ha annunciato infatti di aver formalizzato un’offerta per acquistare L’Unità, il giornale che fino al 1991 è stato l’organo ufficiale del Partito Comunista Italiano e che attraversa da tempo una crisi così profonda da dover interrompere le pubblicazioni. Per rilanciarlo si sta cercando un acquirente. La data ultima per presentare una proposta irrevocabile di acquisto è il 31 ottobre, domani. Desta scalpore la proposta di Palombo, per svariati motivi, da quelli politici, Palombo nasce come politico di centrodestra ed è stato eletto in Consiglio comunale a Latina nelle fila del Pdl, anche se oggi è indipendente, a quelli giudiziari: la sua prima avventura editoriale è al centro di una inchiesta della Procura della Repubblica di Latina. Il padre e la moglie di Palombo infatti hanno acquisito nel 2012 le quote della Nuova Editoriale oggi dall’amministrazione giudiziaria, dopo il sequestro operato dalla Procura di Roma al gruppo di Giuseppe Ciarrapico. Ma la Neo non è stata ammessa al concordato preventivo, come i Palombo avevano chiesto, ed è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Latina all’inizio di quest’anno. L’ex giornale di Ciarrapico, sotto la guida dei Palombo, ha continuato a uscire malgrado la dichiarazione di fallimento, cambiando in corsa anche la testata (diventando “Il quotidiano di Latina”). Palombo ha anche presentato una denuncia alla Procura di Roma per segnalare la presenza di debiti non contabilizzati e di conti correnti in Lussemburgo riferibili all’ex editore. Le quote rilevate dai Palombo sono poi passate di proprietà per due volte tra la primavera e l’estate di quest’anno. Prima cedute a un fedelissimo di Palombo, Stefano Gori (che è presidente della Ecoambiente, la spa pubblico privata che gestisce una delle due discariche di Borgo Montello), poi da Gori a un imprenditore di Anzio. Lazio Tv