Barberini deve rispondere del reato di bancarotta fraudolenta
Sequestro da 5 milioni di euro a Paolo Barberini, finito sotto processo per il crac Midal. Il sequestro disposto dal Tribunale di Latina che ha accolto la richiesta dell’accusa e delle parti civili disponendo il sequestro conservativo. A trovare i soldi, a scovare i conti correnti di Barberini, sono stati gli uomini della Guardia di finanza coordinati dal sostituto procuratore Luigia Spinelli. Ricordiamo che Barberini deve rispondere del reato di bancarotta fraudolenta insieme a Rosanna Izzi, Ivo Lucarelli, Paolo Barberini, Sandro Silenzi, Sergio Gasbarra, Stefano Pisanu, Pietro Gasbarra, Giuseppe Piscina, Pietro Bova, Antonio Bova e Giacomo Postillo. I 5 milioni di euro dovrebbero garantire il risarcimento del danno subito dai lavoratori già costituiti parti civili e dei creditori. Lazio Tv