Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil non hanno firmato l’accordo proposto dalla multinazionale Unilever sulla procedura di cessione di ramo d’azienda per il comparto surgelati che fa capo al marchio Findus. E’ quanto emerso dall’incontro che si è tenuto oggi (15 giugno) tra i vertici dell’azienda e le organizzazioni sindacali.
Per predisporre una futura cessione del marchio Findus Unilever ha costituito una newco, la C.S.I., a cui ha conferito la proprietà del marchio, dello stabilimento produttivo di Cisterna di Latina e della parte della sede di Roma dedicata ai surgelati, per un totale di circa 650 lavoratori interessati. I sindacati non firmano “perché ritengono che la multinazionale si debba impegnare a vincolare le manifestazioni di interesse al rispetto di alcuni precisi vincoli sul fronte occupazionale e su quello industriale. Hanno richiesto, inoltre, che Unilever predisponga quanto prima un piano che certifichi gli investimenti per tutte le realtà produttive che resteranno sotto il suo controllo”.
“La multinazionale Unilever – ha dichiarato il segretario nazionale della Flai, Antonio Mattioli – deve farsi garante nei confronti di chi acquisirà il marchio Findus del mantenimento dei livelli occupazionali e dell’assetto produttivo. Non siamo disponibili a fare salti nel buio – ha proseguito – ed è per questo che confermiamo lo stato di agitazione dei lavoratori e teniamo aperto il tavolo sindacale con Unilever fino a quando non ci saranno offerte tutte le garanzie necessarie ad un’operazione di cessione che non sia traumatica”.