I cittadini del capoluogo ci scrivono il loro disappunto
Alla notizia della chiusura per inagibilità del teatro di Latina, sono stati molti i cittadini del capoluogo che ci hanno inviato lettere di sdegno per questa situazione. Abbiamo deciso di pubblicarne due.
“Il teatro di Latina chiude … E tutti si indignano. La città perde un’ altra occasione per non sentirsi ” provinciale”…e tutti si indignano. La cultura ,l’arte, la prosa, non verranno più a trovarci…e tutti si indignano… Anche io mi indigno e mi unisco al coro. Però penso…in quanti ci siamo indignati quando il teatro ha perso i suoi lavoratori? Su quanti volti è apparso lo sdegno nell’ assistere giorno dopo giorno al lento decadere del Palazzo della cultura in mano a chi, non amandolo, non lo ha saputo rispettare. Indignati ci siamo chiusi quella porta alle spalle… Indignati e da spettatori impotenti, abbiamo assistito allo sciacallaggio di chi non ama veramente questo lavoro,ma lo fa per soldi . E nonostante tutto abbiamo portato in giro per l’ Italia la nostra professionalità e, a testa alta, quando per questa abbiamo ricevuto complimenti, rispondiamo sempre ” ci siamo formati al teatro di Latina”… E adesso indignati, ma più che altro addolorati, assistiamo alla caduta della ” dignità ” della nostra cara città … non so se DEGNA di essere chiamata tale…” Giovanni Oliveto
“Signor Commissario Prefettizio Barbato le faccio i miei complimenti per la chiusura del Teatro D’Annunzio. Se i locali sono inagibili non si poteva fare altrimenti.
Per 30 anni quindi abbiamo utilizzato e pagato un teatro che non aveva diritto di essere ricompensato.
Questa notizia dell’inagibilità per chi ha frequentato le tavole del palcoscenico D’Annunzio non è proprio una novità. Ma lo è per chi da spettatore magari ha pagato abbonamenti e biglietti, quote e prevendite per spettacoli che per anni hanno messo a repentaglio la VITA dei spettatori in platea e degli attori in palcoscenico. La mia domanda è: come è possibile?!?
Eppure in teatro le spese da sostenere per l’affitto erano innumerevoli:
Affitto Teatro Comunale(inagibile)
Oneri SIAE (di un teatro inagibile)
VVF (di un teatro inagibile)
Etc Etc Etc…
Come è possibile che nessuno abbia mai fatto niente e lei in qualche mese abbia preso di petto questa situazione.
Forse non c’erano fondi per sistemarlo?!?
Beh ma per il verde pubblico ce ne sono stati parecchi.
Non ne valeva la pena?!?
Ma di costruire invece di sanare si.
Ora io mi arrabbio E non poco perché li dentro ci hanno navigato migliaia di persone e bambini, genitori e figli di una città che ha pensato ad altro.
Ma cosa sarà poi questo altro?!
Tutti quelli che ora spuntano come germogli a primavera e che parlano di cultura non li stia ad ascoltare. È l’ennesima opportunità di farsi pubblicità, propaganda. Gentucola che pensa solo a Maggio 2016 quando spero il Teatro D’Annunzio sia già stato ripristinato. E sarò contento che lo abbia sistemato nel suo commissariamento. E sa perché?!? Perché non ci sarà nessuno che potrà usare questa azione come spot per qualche votarello da Acciuffare nelle prossime elezioni.
Io le faccio una preghiera.
Io che vivo di arte e di cultura le
Chiedo di fare il possibile e l’impossibile per rendere di nuovo agibile quel palazzo che si chiama “della Cultura” perché Latina ne ha bisogno. Su quel palcoscenico sono passato molti artisti nazionali e internazionali, e mi creda, il nostro teatro è invidiato da molti professionisti che nella vicina Roma frequentano il Teatro Sistina e molti altri. E sa perché?!? Perché è una struttura che tecnicamente da possibilità infinite di allestimento. Perché ha un foyer di altissimo Pregio e rispetto. Perchè ha una sezione Backstage di ampio respiro. Ecco questo ce lo invidiano, non certo la sua gestione.
Io vorrei insieme alla mia città che continuassero a invidiarcelo e non a deriderlo o a dimenticarlo.
Io mi aspetto Da lei giustizia e la giustizia deve premiare la Cultura e non la distruzione creata da chi in quel palazzo non è che ha fatto male. Non ha proprio fatto.
Carissimi Saluti.”
Simone Finotti