I pontili mobili di Ponza legittimamente sono stati sequestrati perche’ tutt’altro che di natura precaria, sono veri e propri “punti di approdo turistici”
dei quali e’ “indubitabile l’impatto in presenza di un vincolo ambientale”. Lo dice la Cassazione spiegando che, anche dopo la “rapida regolarizzazione degli impinati”, non sussistono “ragioni per annullare” l’ordinanza con cui il Tribunale di Latina aveva ordinato il sequestro dei pontili in questione.
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