Condannato a due anni ed otto mesi di reclusione Giuseppe Di Silvio, detto “Ciappola”, per la vicenda della pistole rinvenute in un terreno di via Moncenisio. Il suo dna combacia con le tracce trovate su una delle armi. Secondo gli investigatori della squadra mobile, Giuseppe Di Silvio avrebbe avuto un ruolo strategico in quella che e’ stata definita la guerra criminale nel capoluogo pontino.
Latina, 16enne si risveglia dal coma dopo l’incidente stradale in centro
È uscito dal coma il giovane di 16 anni rimasto coinvolto in un terribile incidente stradale lo scorso 6 Aprile...