Ha fatto irruzione in casa di una donna brandendo in mano una bottiglia molotov e minacciando ripetutamente di farla esplodere.
Sono stati attimi di terrore ad Aprilia, un dramma sfiorato ancora senza una spiegazione. Per trovarla stanno investigando i Carabinieri di Aprilia al comando del maggiore Luca Nuzzo che hanno raccolto la segnalazione della donna e, a seguito di indagini e riscontri specifici, sono riusciti ad individuare l’uomo e denunciarlo per violazione di domicilio, minaccia grave e tentato incendio. Si tratta di un pregiudicato, sulla cui testa è piovuta questa ulteriore denuncia da parte dei militari di via Tiberio notificata lo scorso 19 gennaio. Le ultime quarantotto ore alla compagnia di Aprilia sono state frenetiche. Altre due persone sono state denunciate in due contesti operativi paralleli, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacente e detenzione e porto illegale di armi bianche il primo, solo per il possesso di un coltello a serramanico il secondo. La perquisizione domiciliare a casa del primo ha fatto venire a galla una realtà per certi versi sorprendente. I militari hanno rinvenuto e immediatamente posto sotto sequestro 12 grammi di hashish suddivisa in dosi pronte per essere immesse nel mercato nero della droga, 5 grammi di mannite, 2,4 grammi di semi di canapa indiana, 42 cartucce a salve, un coltello, una balestra e persino una sciabola con una lama da 120 centimetri. Quanto rinvenuto fa immediatamente confermare il successo del blitz per contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti e traffico d’armi. Ancora il 19 gennaio, due giovani cittadine di origini rumene sono state sorprese dai militari di via Tiberio a rubare profumi e altri prodotti di cosmetici di marca all’interno di un esercizio commerciale del centro. Le due, insieme o una per volta, a più riprese erano riuscite ad eludere i controlli e ad asportare merce in vendita per un valore complessivo di 1150 euro, finché la loro presenza in negozio non ha insospettito i commessi che hanno allertato l’Arma. Le due sono state denunciate in stato di libertà con l’accusa di furto aggravato.
Giuseppe Zaccone dal Corriere Pontino del 21 gennaio 2011
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