Torna “Contemporanea”, la rassegna di esperienze teatrali curata da Clemente Pernarella e Latina Lab, giovedi’ 19 Aprile al Teatro Cafaro con “Grimmless”, una drammaturgia di Stefano Ricci e Gianni Forte.
Stefano Ricci e Gianni Forte, da anni affermati nella scrittura di testi teatrali, sceneggiature televisive e cinematografiche, nel 2006 formano la compagnia Ricci/Forte. La loro drammaturgia calibra perfettamente derive psicoanalitiche e critica sociale, lirismo e comicità : hanno la grande dote di reinventare continuamente il linguaggio, assorbono gli stilemi, le immagini, gli oggetti del contemporaneo omologato e postmoderno, frullandoli in una centrifuga dove scorrono le tensioni del mito e del repertorio classico. Il loro teatro è ricco d’ immagini perfette, curate e costruite in meticolose architetture teatrali, inquietanti e colorate, impudenti e impudiche. Gioco di memorie possibili e invenzioni probabili, per intriganti confusioni di un linguaggio teatrale originale, quello di Ricci/Forte, che ha rapidamente conquistato un pubblico di appassionati spettatori, tanto da far meritare alla compagnia la fama di enfants terribles del teatro italiano.
Il Teatro Cafaro verrà aperto al pubblico dalle 20:00 per il consueto pre-spettacolo, con aperitivo e musica dal vivo a cura di Latina Lab e dei suoi partner. Mad – Rassegna d’Arte Contemporanea, a cura di Fabio D’Achille, esporrà nel foyer una selezione di opere dell’artista pometino Nazzareno Flenghi.
SCHEDA ARTISTICA
“GRIMMLESS”
drammaturgia
ricci/forte
movimenti
Marco Angelilli
direzione tecnica
Stefano Carusio
assistente regia
Elisa Menchicchi
regia
Stefano Ricci
performer
Anna Gualdo,Valentina Beotti,Andrea Pizzalis
Giuseppe Sartori,Anna Terio
Una produzione ricci/forte con il sostegno del Teatro Pubblico Pugliese
La pièce vede cinque giovani performer, (Anna Gualdo, Valentina Beotti, Andrea Pizzalis, Giuseppe Sartori e Anna Terio), diretti da Stefano Ricci , alle prese con una foresta incantata di segni allo stesso tempo arcani e ipercontemporanei.
Grimmless prosegue la riflessione che impegna da tempo Ricci / Forte sul fronte del cortocircuito tra suggestioni letterarie e linguaggi del presente: dopo le riscritture dei classici (Ovidio con “MetamorpHotel”, Christopher Marlowe con “Wunderkammer Soap”, Virgilio con “Troia’s discount”, Ludovico Ariosto con “100% furioso”, Aristofane con “Ploutos”, William Shakespeare con “Troilo vs Cressida” presentato nell’ultima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto) e alcuni “remix” della contemporaneità (Dennis Cooper con “Macadamia nut brittle”, Harold Pinter con “Pinter’s anatomy” ed un progetto su Chuck Palahniuk, “Imitation of death”) , la compagnia si confronta in questo spettacolo con le fiabe dei fratelli Grimm. Ne salta fuori però ” ..uno spettacolo senza Grimm, “Grimmless” appunto, che fa agire i protagonisti come figli di un vuoto, di una sparizione, di una sottrazione … Perché le nostre giornate non sono scritte dai fratelli Grimm. Non hanno lieto fine. Non ci sono artifici abusati e fazioni manichee: buoni da una parte, cattivi dall’altra. Ci siamo noi. Fratturati. Ribaltati. Senza sconti”.
“Fiaba come transizione infantile verso l’età adulta. Fiaba come polmone d’acciaio per sopportare, da cresciuti, una quotidianità più affilata delle unghie di qualunque matrigna. Fiabe per nonni e nipoti, ognuno con il proprio bagaglio di desideri, aspettative e frustrazioni pronte a spiccare il volo verso una materializzazione dei bisogni. Che non sempre avviene. Perchè le nostre giornate non sono scritte dai fratelli Grimm. Non hanno lieto fine. Non ci sono artifici abusati e fazioni manichee: buoni da una parte, cattivi dall’altra. Ci siamo noi. Fratturati. Ribaltati. Senza sconti. Grimmless. Senza Grimm, appunto.”
(da www.ricciforte.com )