Il futuro di una società dipende sicuramente anche dalla sua capacità di innovarsi, mettersi in discussione e riadattarsi alle sfide odierne. Questo discorso vale ancora di più oggi, in un mondo globalizzato che si muove e cambia con una rapidità impressionante.
Andando ad analizzare la situazione specifica all’interno delle regioni italiane, si può constatare come il Lazio attualmente sia un territorio che necessita di aggiornarsi e investire fortemente sull’innovazione tecnologica, sulla ricerca e sullo sviluppo anche in ambito aziendale.
Questo è lo scenario che emerge chiaramente dal rapporto presentato recentemente dall’osservatorio statistico della Regione Campania, la quale ha analizzato i dati relativi allo sviluppo in ambito R&D di tutte le regioni italiane.
Un maggiore investimento in questa direzione apporterebbe significativi miglioramenti in tutto il comparto economico/aziendale e, di conseguenza, avrebbe ricadute positive sul territorio. Questo significa avere la necessità di superare proprio i limiti e aprirsi a nuove sfide in campo imprenditoriale e aziendale.
L’importanza del settore R&D
Dai dati della ricerca sullo stato di salute del settore R&D italiano, emerge come le imprese laziali che contano almeno 10 addetti abbiano speso in questo ambito poco più di 1.300.000 euro: un importo decisamente basso se rapportato con i 2.302.108 euro investiti dall’Emilia Romagna, i 2.375.988 euro versati dal Piemonte e i ben più cospicui 3.756.029 euro spesi dalla Lombardia.
Questo dato combacia poi perfettamente con il rapporto numerico delle imprese che hanno investito in R&D: 3348 nel Lazio, 6952 un Emilia Romagna, 4492 in Piemonte e 15056 in Lombardia. Insomma, il Lazio in questo settore può e deve ancora fare molta strada a partire dal determinare come muoversi in futuro in ottica di sviluppo.
Una specificità laziale molto interessante
I dati elaborati dalla Regione Campania divengono ancora più interessanti se confrontati con il rapporto ISTAT del 2018. Dalla ricerca dell’Istituto Nazionale emerge, infatti, che nel Lazio, rispetto alle regioni del Nord Italia, le merci vengono movimentate maggiormente. Questo renderebbe opportuno un miglioramento del monitoraggio delle percorrenze e alla localizzazione satellitare e andrebbe anche a determinare un incremento degli investimenti nel settore R&D.
Al giorno d’oggi, infatti, i dispositivi di localizzazione satellitare sono altamente tecnologici, grazie al lavoro di aziende produttrici come per esempio Runic.io e andrebbero a rivoluzionare l’efficienza e la gestione degli spostamenti.
Così facendo anche nel territorio laziale sarebbe maggiormente possibile ridurre gli sprechi, ottimizzare la gestione di carburanti, diminuire la spesa dedicata alla gestione dei mezzi aziendali e incrementare la produttività. Un quadro di sviluppo quindi molto chiaro e delineato, che necessita soltanto di essere seguito, in quanto già intrapreso e testato da molte aziende.
A sostegno di tutto ciò vi è infatti un altro dato eloquente: nel Lazio le merci viaggiano mediamente su gomma per 160,1 km, in Emilia Romagna per 134,4, in Piemonte per 122,7 e in Lombardia per 108,1 km. Questo è un dato particolarmente interessante per le imprese private, al momento unico motore dell’innovazione in Italia con 15,38 miliardi di euro spesi in totale nel 2019.
Se da un lato, infatti, vi è un evidente gap da colmare, nel Lazio il tutto si potrebbe tradurre in un enorme aumento di efficienzaeproduttività a seguito dei giusti investimenti in ambito R&D. Non resta, quindi, che attendere fiduciosi un’inversione di tendenza anche nel territorio laziale.