Dopo la pausa delle Nazionali che ha tanto sorriso all’Italia, Lazio e Roma si apprestano a ritornare in campo: prima in campionato, poi nel quarto impegno europeo della stagione. La Roma sta vivendo un inizio di stagione sicuramente più positivo degli acerrimi rivali biancocelesti, che hanno invece faticato per via di diverse assenze (tra infortuni ed emergenza sanitaria) e per via di alcuni nuovi acquisti che non hanno dimostrato di poter essere titolari nella squadra di Simone Inzaghi.
In realtà, la Lazio si è quasi sdoppiata in questo inizio di stagione: ha faticato in campionato ma ha iniziato molto bene la sua avventura in Champions League, a ben dodici anni di distanza dall’ultima campagna europea. Le quote sulla UEFA Champions League confermano come Immobile e compagni abbiano grandi possibilità di qualificarsi agli ottavi di finale: dopo le prime tre partite, la Lazio si trova seconda in classifica a cinque punti, all’interno di un girone assai equilibrato. Il momento chiave è stata la prima partita casalinga contro il Borussia Dortmund, indiscussa prima forza del girone: l’entusiasmante vittoria per 3-1 da parte della Lazio ha permesso poi a Inzaghi e giocatori di pareggiare serenamente le due partite successive, sia perché in trasferta (contro Club Brugge e Zenit San Pietroburgo) sia perché in un momento in cui la squadra era afflitta da una miriade di infortuni. Su tutti, il caso Immobile: il trascinatore dei biancocelesti ha infatti giocato solo la prima sfida contro i tedeschi, non potendo invece presenziare nelle due partite successive, dove infatti la Lazio è scesa in campo con il neo-acquisto Muriqi (il cui inizio è stato piuttosto deludente) e Caicedo.
Effetto #Caicedo. Simbolo assoluto della resilienza laziale (in allegato la classifica dei gol più tardivi dell' intera serie A nelle prime 7 gg). Questione di testa. Capacità di non mollare. Umiltà (non reclama mai una maglia da titolare). pic.twitter.com/JQmc9bcaRE
— Pierluigi Pardo (@PIERPARDO) November 9, 2020
Una vittoria nella prossima sfida casalinga contro lo Zenit, in programma martedì sera, non garantirebbe la matematica qualificazione agli ottavi di finale, ma fungerebbe da grossa ipoteca, considerando la contemporanea sfida tra Bruges e Borussia Dortmund (rispettivamente a quattro e sei punti). La Lazio ce la può fare, complice anche un girone indubbiamente non irresistibile.
A shock winner! ?
— AS Roma English (@ASRomaEN) November 9, 2020
Congratulations @HenrikhMkh – clearly the @qatarairways #ASRoma Man of the Match against Genoa! ? https://t.co/hqqL18MWRg pic.twitter.com/F9vWDvu0sV
Sia in campionato che in Europa League, l’inizio della Roma è stato invece assai convincente: la struttura creata dall’abile allenatore Paulo Fonseca sta valorizzando molti giocatori in rosa. La squadra è trascinata dall’esperto tridente formato da Mkhitaryan, Pedro e Dzeko, mentre le incognite per il resto della stagione riguardano proprio la profondità della rosa, la distanza di valori tra i titolari e le riserve.
Alle prese con l’imminente e scomoda trasferta in terra romena contro il Cluj, la Roma si trova dopo tre giornate a comandare il girone europeo con sette punti: una vittoria contro gli avversari dell’est Europa e un contemporaneo risultato positivo da parte degli svizzeri dello Young Boys contro il CSKA Sofia regalerebbe alla Roma una qualificazione ai sedicesimi di finale, permettendole così di poter giocare gli ultimi due scontri europei in maniera rilassata, concentrandosi sul campionato. In terra italiana, la Roma si trova a soli tre punti dalla vetta, a testimonianza di come la continuità tecnica con la scorsa stagione sia un importante fattore per l’annata in corso e di quanto stia lavorando bene Fonseca.