Condannato a due anni ed otto mesi di reclusione Giuseppe Di Silvio, detto “Ciappola”, per la vicenda della pistole rinvenute in un terreno di via Moncenisio. Il suo dna combacia con le tracce trovate su una delle armi. Secondo gli investigatori della squadra mobile, Giuseppe Di Silvio avrebbe avuto un ruolo strategico in quella che e’ stata definita la guerra criminale nel capoluogo pontino.
Investito alla periferia di Latina: 33enne trovato morto in un fosso
Un uomo ivoriano di 33 anni, richiedente protezione internazionale, è morto dopo essere stato investito da un veicolo pirata sulla...