C’è chi si gioca il riscatto dopo anni difficili, chi invece desidera far decollare la propria carriera. Chi come Matteo Berrettini vuole dire al mondo del tennis che non è un giocatore finito ma ha ancora molto da dire e da dare, chi invece come Flavio Cobolli che vuole imporre la propria presenza tra i grandi di questo sport. Sei anni di differenza tra i due ma la stessa voglia di conquistare i campi da tennis di tutto il mondo. Due carriere diverse, con il primo che è stata la stella emergente della racchetta italiana, apripista per tanti suoi giovani colleghi, e il secondo uno di quelli che ha seguito l’onda lunga del tennis italiano che in questi anni sta facendo strabuzzare gli occhi degli appassionati di tutto il globo. Due talenti tra i tanti al momento, come Musetti, Arnaldi, Sonego e ovviamente Sinner che si impongono anche nel panorama delle scommesse sul tennis e dei pronostici, spesso indicati favoriti nei tanti tornei che si disputano in giro per il pianeta.
Matteo Berrettini
Per primo ad una finale di Wimbledon nella storia italiana, primo italiano ad una finale di uno Slam dal lontano 1976. Matteo Berrettini fino al 2022 ha scalato la classifica ATP fino a raggiungere la posizione numero 6, per poi avere un tracollo a fine ’22 e per tutto il 2023 a causa di diversi infortuni, ultimo quello alla caviglia durante gli US Open 2023, nella gara contro Arthur Rinderknech. Ma adesso Berrettini sembra essere ritornato quello di tanto tempo fa, potentissimo nel servizio, prorompente in risposta e attacco. E soprattutto vincente. Lo dicono i numeri. Lo dice un 2024 da urlo, risalendo dalla posizione numero 124 di gennaio alla numero 40 di settembre. E in quest’anno ha ricominciato a trovare risultati importanti, a partire dalle finali del Challenger di Phoenix, poi quella del 250 di Marrakech, fino ad arrivare a luglio con le vittorie a Gstaad e a Kitzbuhel. E vale la pena citare il bellissimo incontro al secondo turno di Wimbledon contro Jannik Sinner, e quello agli US Open contro Taylor Fritz, entrambi perdenti, è vero, ma lottando come un leone fino alla fine. E poi la nazionale ritrovata nella Coppa Davis, dopo la rinuncia del 2023, diventando trascinatore della spedizione azzurra, che ha portato a casa 3 vittorie su 3 partite. Risultati importanti che hanno permesso al 28enne tennista romano fiducia, costanza ed equilibrio fisico ma anche mentale.
Flavio Cobolli
Flavio Cobolli da Roma (sì, è vero è nato a Firenze ma dal primo anno di età si è trasferito a Roma senza mai più lasciarla), in una regione sempre attenta alla manutenzione dei campi di tennis, anni 22 e numero 30 al mondo della classifica ATP. Una carriera che sta diventando importante quella di Flavio, partita nel 2018 con la Coppa Davis Junior insieme Lorenzo Musetti e Luca Nardi, fino alla semifinale poi eliminati dalla Spagna di Alcaraz. E poi le prime vittorie da professionista, come quella del 2022 nel Challenger di Roseto degli Abruzzi, e il challenger di Lisbona del 2023. E poi un 2024 da incorniciare con il buon percorso nel suo primo Australian Open, chiudendolo al terzo turno con la sconfitta contro Alex de Minaur. Poche vittorie ma grandissimi risultati, come la presenza per la prima volta in un Masters 1000, quello di Miami e la vittoria contro Nishioka e vincendo il suo primo incontro in questa categoria. Soddisfazione che aumenta a Madrid nel Masters 1000 dove supera per la prima volta il terzo turno prima di venire sconfitto da Karen Chačanov. Nel 2024 arriva anche la sua prima semifinale ATP, durante il Geneva Open, sconfitto purtroppo al tie-break da Casper Ruud. Successivamente, al Roland Garros raggiunge il secondo turno, cosa che gli permette di raggiungere la posizione numero 50 in classifica mondiale. E poi ci sono Amburgo e Umago, dove si ferma agli ottavi di finale ma che valgono comunque la continua salita in classifica, fino alla posizione 48 del ranking. La prima finale ATP arriva in occasione dell’ATP 500 di Washington, battendo in semifinale Shelton, ma dovendosi arrendere a Sebastian Korda. Nonostante questo il ranking mondiale migliora portandosi fino alla 31esima posizione. La posizione numero 30 arriva durante l’ATP 500 di Pechino, dove viene eliminato da Medvedev al quarti di finale ma grazie alla grande prestazione può festeggiare il suo grande traguardo.