Due mesi di panchina per il tecnico pontino
Somma pontino, fine della storia. Due mesi è poco più di incertezze prima che il Latina Calcio inserisse la retromarcia. Evidentemente è una prassi ormai consolidata quella di regalare ai tifosi nerazzurri un inizio anno con il botto. Un anno fa, via Breda ed arriva Iuliano, oggi Somma viene messo alla porta. All’inizio sembrava che avesse una settimana di tempo, questo quanto concesso dalla società per trovare un risultato scaccia crisi. La proroga di una panchina di per se traballante è apparsa subito un modo per prendere tempo, sin troppo chiaro, anche perchè pur in caso di vittoria con il Novara, non sarebbero risolti tutti i problemi, che finirebbero per complicare la strada per la salvezza. La domanda è il perchè di questa improvvisa accelerazione dei fatti, che magari ci saremmo aspettati dopo il Pescara, quando sono state le dichiarazioni di mister Somma a lasciare basiti società e tifosi. Un tensione che lo stesso Somma aveva cercato di allentare con un successivo comunicato stampa. Il motivo sta forse nel ritorno in Italia di Maietta, fuori per vacanze a fine anno. Un presidente, che pur avendo sempre corteggiato Somma fino a sceglierlo per la panchina dopo quattro precedenti contatti, ha cambiato decisamente opinione dopo i primi dieci risultati della nuova gestione, che hanno spinto il Latina in fondo alla classifica. Se ci si mette poi uno scarso feeling con lo spogliatoio, la situazione è più chiara e consente di meglio spiegare certi atteggiamenti in campo, dove più di qualche giocatore ha dimostrato un’insofferenza di fondo, che si traduce poi sul campo. Latina è una città non ancora pronta a celebrare i propri eroi. Nessuno è profeta in patria, ma la patria a volte sa essere veramente ostile a prescindere dai demeriti di mister Somma, che paga, questo va detto, anche una massiccia dose di sfortuna. Lazio Tv