Sequestrate in una farmacia più di cento scatole di farmaci.
Più di cento scatole di farmaci senza fustelle sono stati sequestrate dalla Guardia di Finanza in una farmacia di Cisterna. E’ una indagine complessa quella affidata alle Fiamme gialle di Cisterna, dalla Procura di Latina che ha aperto l’inchiesta. Secondo gli inquirenti, l’ipotesi di reato è quella di truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale a carico del titolare dell’esercizio e di alcuni medici di base della zona, già iscritti nel registro degli indagati. IL RAGGIRO. Un sistema ben rodato nel contesto nazionale italiano quello scoperto a Cisterna. Secondo gli investigatori all’interno dell’esercizio, in cui è avvenuto il sequestro dei farmaci, i codici a barre sarebbero stati rimossi dalla confezione per chiedere illegalmente il rimborso previsto dal Servizio sanitario. Rimossi ed ovviamente attaccati alla ricetta del medico presumibilmente compiancente ed intestata ad un paziente incosapevole. Con i farmaci “invenduti” il farmacista avrebbe messo in piedi un altro affare: oltre a chiedere il rimborso, infatti, potrebbe aver venduto gli stessi pezzi a clienti sprovvisti di ricetta. I MEDICI. Gli inquirenti stanno verificando con esattezza la provenienza delle ricette. Oltre ad eventuali medici compiacenti che avrebbero compilato i moduli per l’ottenimento illegale del rimborso, è possibile che vi siano medici all’oscuro di tutto che avrebbero invece subito il furto di ricettari poi utilizzati allo scopo del raggiro. CIFRE. Ovviamente l’affare, se confermato dalle indagini, potrebbe avere portato ad un giro di denaro decisamente consistente. Moltissimi farmaci, non i più comuni ma quelli utilizzati per particolari tipi di malattie, sono molto costosi e garantiscono alle farmacie incassi di tutto rispetto. Un sistema del genere, a dire il vero tristemente noto anche in diverse altre parti d’Italia, garantisce incassi certi, almeno fino all’arrivo della Finanza. Lazio Tv