Gli Agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Terracina hanno portato a termine alcune attività investigative che hanno visto vittime dei reati tre donne, vittime di violenze ed atti persecutori. Arrestato un uomo ed emessi 2 Provvedimenti di Ammonimento per “Stalking”, da parte dell Questore di Latina.
In manette è finit oun 39enne, noto professionista terracinese di origini campane, conosciuto come persona irreprensibile ed estremamente corretta nell’ambito lavorativo. L’uomo, che si era legato ad una donna della Valdichiana al punto da iniziare con lei una convivenza; in un crescendo di immotivate gelosie aveva cominciato a compiere nei suoi confronti atti di violenza connotati da gravi minacce di morte. Sono stati ricostruiti numerosi episodi di violenza durante i quali l’aggressore con schiaffi, pugni e calci provocava alla vittima lesioni personali quali lividi e tumefazioni sul volto. In un caso era arrivato perfino a morderla. L’uomo infatti, non rassegnatosi alla fine di quel rapporto, cominciava ad esercitare nei suoi confronti uno stretto controllo.
Lo “Stalker”, la monitorava continuamente attraverso gli apparati telefonici della vittima di cui lo stesso riusciva a conoscere ogni nuova numerazione telefonica. Numerosi i messaggi minatori rivolti alla donna tra i quali immancabilmente vi erano chiare e circostanziate minacce di morte cui lo l’uomo avrebbe dato seguito se lei non fosse tornata con lui. E’ stato accertato che in un solo giorno questi ha superato i 100 contatti telefonici verso la sua vittima, inoltre si era impossessato dei codici di accesso utilizzati dalla donna per connettersi sui social network riuscendo così a carpirne le comunicazioni. In un caso lo stesso ha perfino inventato di essere rimasto vittima di un grave sinistro stradale, in realtà mai verificatosi, sperando in un riavvicinamento della donna.
Numerosi i “raptus” durante i quali l’uomo, che non riceveva risposta alle telefonate, percorreva centinaia di chilometri per raggiungere la sua vittima e picchiarla selvaggiamente. Tra le lesioni personali che ha riportato la malcapitata figurano anche fratture di costole causate da un violento calcio sferratole sul posto di lavoro. Nei confronti dell’uomo,rinchiuso nella propria abitazione di Terracina agli arresti domiciliari, è fatto altresì divieto di comunicare, con qualsiasi mezzo, con la vittima e con le persone a lei prossime. Inoltre, sono stati notificati due Ammonimenti del Questore di Latina, per i comportamenti persecutori contemplati dalla normativa sullo Stalking, per distinti fatti che hanno visto vittime una giovane donna e un’anziana Signora.
Nel primo caso, gli Agenti hanno ricostruito le vicende legate agli atti persecutori subiti da una giovane terracinese da parte di un giovane frequentatore della stessa Palestra in cui questa si recava. Dapprima il ragazzo aveva cominciato a corteggiarla, in seguito, constatato il categorico rifiuto della ragazza, aveva cominciato a seguirla e, reperito il suo numero di telefono, a tempestarla di messaggi e di dichiarazioni di un amore non corrisposto. Fatti questi che generavano nella vittima un perdurante stato di ansia e ne limitavano la propria libertà di movimento e di vita sociale. In occasione di uno di questi pedinamenti, il giovane “stalker” si era avvicinato alla ragazza e dopo averla afferrata per un braccio l’aveva aggredita spingendola contro un muro. Fortunatamente un passante, che aveva assistito alla scena, riusciva ad evitare il peggio facendola salire in auto e accompagnandola presso il Commissariato di Terracina ove la ragazza si determinava a raccontare agli Agenti quanto le stava accadendo formalizzando la richiesta di ammonimento. Nel secondo caso, trattato dagli Agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Terracina, ad esito di attività istruttoria si è giunti a notificare l’Ammonimento per “Stalking” emesso dal Questore di Latina nei confronti di un settantenne che molestava e picchiava l’ex coniuge.
Lo sfondo di questa storia è costituito dalla precarietà delle condizioni economiche che, dopo la separazione, non hanno consentito agli ex coniugi di andare a vivere in abitazioni distinte. Il Giudice infatti non potendo valutare concrete alternative aveva assegnato a ciascuno dei predetti un piano di uno stesso stabile. Proprio tale vicinanza aveva impedito alla donna di sottrarsi ai continui soprusi, vessazioni e umiliazioni che l’uomo le aveva riservato giungendo anche a picchiarla. Lazio Tv