Assunzioni anche per il San Giovanni di Dio di Fondi
Finalmente buone notizie per gli ospedali di Terracina e Fondi. Da sempre i rispettivi Comitati pro si stanno battendo affinchè i rispettivi nosocomi non perdano la loro autonomia soprattutto con la presenza di personale medico. A Terracina ad esempio, dalla costituzione del comitato, anche se con difficoltà, alcuni obiettivi sono stati raggiunti con l’assunzione, anche se a tempo determinato, di personale medico, infermieristico, tecnici di laboratorio e di radiologia.Le assunzioni da fare ne restavano e ne restano ancora molte come: gli anestesisti, ortopedici, ma quello che era più urgente e non più rinviabile,era quello dell’assunzione del cardiologo nell’ospedale di Terracina, visto che da due anni è andato in pensione il Dott. De Angelis. Una criticità finita visto che è notizia delle ultime ore che è stato assunto il cardiologo per l’ospedale Alfredo Fiorini di Terracina. L’assunzione del cardiologo crea sempre più le condizioni per il decollo dell’ospedale terracinese come struttura per l’emergenza, previsto dal nuovo atto aziendale che prevede il pronto soccorso con osservazione breve intensiva (OBI) , con pronto soccorso traumato- logico E Team NeuroVascolare/Pronto soccorso esperto (TNV/PSe), oltre all’elio superficie. A tal proposito i lavori di ampliamento dello stesso pronto soccorso non possono più essere procrastinati. E veniamo a Fondi. Tre cardiologi, altrettanti radiologi, due pediatri, la conseguente attivazione h24 del Laboratorio che supporta l’attività di Ostetricia e la messa in funzione della terza sala operatoria destinata al day surgery. Questo l’impegno definito da parte del dott. Alfredo Cordoni, direttore sanitario aziendale, nell’incontro avuto l’altro giorno con il personale medico del “San Giovanni di Dio” al fine di conferire al nosocomio di via San Magno una netta inversione di tendenza rispetto al precipizio rottamatore sul quale la struttura sembrava irreversibilmente incamminata. Una buona notizia indubbiamente, Ma Lucio De Santis e Daniele Terenzio, rispettivamente responsabile del Comitato pro ospedale e della Fondazione “San Giovanni di Dio” allo stesso tempo hanno ribadito la necessità che tutti gli strumenti operativi fino a qualche tempo fa in Chirurgia vengano sistematicamente riattivati. Lo richiedono il tasso demografico che caratterizza il comprensorio che gravita sull’ospedale di Fondi. Dalla Piana di Fondi, Lenola, Monte San Biagio, Sperlonga e Campodimele, quindi Itri, Pico, Vallecorsa e Pastena, oltre alle partorienti che spesso scendono da Sabaudia, Terracina, Priverno e altri centri. Gli stessi De Santis e Terenzio hanno chiesto che, in occasione del consiglio comunale appositamente dedicato alle problematiche dell’ospedale, si ponga l’accento su queste assicurazioni verbali affinchè diventino al più presto scelte operative tradotte in atti concreti. Lazio Tv