Gli aguzzini sono stati colti in flagranza di reato.
Pretendevano indietro dei soldi che gli avevano affidato per svolgere alcune commissioni forse legate all’ottenimento di permessi di soggiorno. Per questo motivo un gruppo composto da otto stranieri, 7 bengalesi ed un indiano, lo aveva rapito e legato mani e piedi ad una sedia. Tre i carcerieri che sorvegliavano notte e giorno sia la stanza che l’abitazione dove si trovava il prigioniero, un indiano di 38anni. Ma ad appena 24 ore dal sequestro, i militari coordinati dal maresciallo Antonio Mancini hanno fatto irruzione nello stabile sito in una traversa defilata di via Roma, nel centro di San Felice Circeo, sorprendendo in flagranza di reato gli aguzzini e portando in salvo la vittima. Sono dunque partite le indagini che, nel giro di poche ore, hanno portato all’arresto, eseguito nelle campagne terracinesi, degli altri componenti della banda, altre 5 persone che, a vario titolo, avevano partecipato al rapimento dell’uomo. La vittima è stata portata presso l’ospedale “Alfredo Fiorini” di Terracina dove i sanitari del pronto soccorso hanno emesso una prognosi di sette giorni. Gli 8 stranieri invece, dopo essere stati ascoltati, sono stati trasferiti presso il carcere di via Aspromonte. Pesanti le accuse da cui dovranno difendersi ovvero sequestro di persona, minacce e percosse. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il gruppo aveva affidato all’uomo circa 6mila euro che poi rivoleva indietro. Gli 8, che sono arrivati a minacciare di morte la vittima, sembravano disposti a tutto pur di riavere i soldi. A sventare quella che sarebbe potuta diventare una tragedia, una velocissima quanto brillante indagine dei carabinieri. Lazio Tv