Le indagini ricostruirono un intero decennio di storia dei rapporti di interessi economici e imprenditoriali, e anche di accordi e scontri, tra le due mafie.
Si è concluso con 9 condanne e 6 assoluzioni il processo di primo grado a Santa Maria Capua Vetere contro 15 persone ritenute legate alla mafia e al clan dei Casalesi, alleate per monopolizzare i trasporti su gomma e i mercati ortofrutticoli del centro sud, compreso il Mof di Fondi. Condannato Gaetano Riina, fratello di Salvatore, “capo dei capi” di Cosa Nostra (6 anni di carcere), il cugino omonimo di “Sandokan” (12 anni e 9 mesi), suo figlio Paolo (10 anni e 3 mesi). Assolto Nicola Schiavone, figlio di “Sandokan”. L’inchiesta nacque dall’operazione “Sud Pontino” della Dda di Napoli culminata nel 2010 con oltre 60 arresti. Le indagini ricostruirono un intero decennio di storia dei rapporti di interessi economici e imprenditoriali, e anche di accordi e scontri, tra le due mafie. Da una parte, i Casalesi dall’altra, i corleonesi.