Ninfa era una bellissima principessa che viveva con il padre nel castello sul lago, alle pendici dei monti Lepini.
La vita era dolce per lei, ma a poca distanza, in direzione del mare, esistevano grandi paludi infestate di malaria e zanzare, che rendevano impossibile ogni forma di vita.
Il padre di Ninfa desiderava ardentemente bonificare quelle terre. Allora convocò i due re confinanti: Martino, il buono, che Ninfa segretamente amava, e Moro, il malvagio re stregone.
Il re disse loro che avrebbe concesso Ninfa in sposa a colui che avesse prosciugato le paludi.
Martino si fece in quattro per costruire canali e opere d’ingegno, ma inutilmente, e non riuscì a sconfiggere la palude. Moro, invece, non fece niente, e solo nell’ultimo giorno assegnato dal re, con una magia prosciugò la palude. Ninfa allora, per non andare in sposa a Moro, si gettò nel lago e scomparve per sempre nelle acque.
I giardini di Ninfa, in provincia di Latina, sono oggi proprietà privata della nobile famiglia Caetani, la potente casata che annovera tra i suoi avi anche un Papa: Bonifacio VIII, che visse ai tempi di Dante.
Ricchi di fiori di ogni tipo e ruscelli, i giardini di Ninfa., attraversati da un limpido ruscello, sono oggi visitabili ogni prima domenica del mese. Vengono utilizzati per tenere concerti di musica classica e talvolta per girare film. La leggenda racconta che sono bellissimi perché la principessa, che vive ancora lì, accarezza ogni giorno le piante e i fiori. (foto di Santina Tremonti)