Posto sotto sequestro questa mattina dalla polizia locale di Roma Capitale il campo rom di Castel Romano, sulla via Pontina. Gli agenti hanno dato esecuzione al sequestro preventivo impeditivo emesso dal tribunale ordinario di Roma, che ha interessato l’intero villaggio della solidarieta’ ed alcune aree attigue adibite a discarica abusiva, per una superficie complessiva di circa 65.000 mq, insistenti all’interno dell’area naturale Protetta di Decima Malafede.
Il sequestro e’ scaturito a seguito delle indagini sulle attivita’ illecite in materia ambientale, che hanno evidenziato una situazione di gravissimo degrado ambientale, con ipotesi di reato previste dall’ articolo 328 del codice penale e dagli articoli 256 e 256 bis del Testo unico ambientale.
Secondo il gip Francesca Ciranna, pubblici ufficiali, rimasti ignoti, hanno “omesso l’adozione di provvedimenti realmente utili ed efficaci per il campo rom di Castel Romano – si legge nel decreto di sequestro – cosi’ che le condizioni generali del campo e delle aree circostanti” sono divenute “assai precarie, con pericolo per la salute e l’incolumita’ degli occupanti, essendo le aree completamente invase di rifiuti (anche pericolosi) di qualsiasi natura e tipologia” tra cui “carcasse di auto bruciate in stato di abbandono, con presenza di carogne di topi rilevate in piu’ punti del campo, cavi volanti di natura non determinata, costruzioni pericolanti e sistemi di smaltimento dei liquami in completo stato di disuso e abbandono, consentendo che buona parte della popolazione residente si approvvigionasse di acqua tramite taniche riempite per mezzo di piccoli condotti di acqua liberi al suolo”.
L’autorita’ giudiziaria, titolare delle indagini, ha disposto che la polizia locale di Roma Capitale dovra’ vigilare sulle operazioni di custodia e bonifica che verranno attivate.