“Perse la vita un bambino di 11 anni, travolto dal crollo di una tribuna, mentre rimasero feriti altri 48 spettatori.”
Era il 22 Maggio del 1969, esattamente 50 anni fa, quando il Giro d’Italia faceva tappa, proprio come farà quest’oggi, nella città di Terracina.
Quell’edizione della “Corsa Rosa”, la cinquantaduesima, si svolse in ventitré tappe dal 16 maggio all’ 8 giugno, per un percorso totale di 3851 km, impegnativo e ricco di salite. A vincerla fu Felice Gimondi, sportivo italiano e professionista dal 1965 al 1979.
Quella giornata, però, venne oscurata da un triste avvenimento che si verificò proprio a Terracina, la città dell’Agro Pontino che oggi, come allora, ospiterà gli atleti per la quinta tappa della Giro d’Italia 2019.
Si chiamava Giancarlo Manzi, e aveva appena 11 anni. In quel fatale giorno del 1969 si trovava con i suoi genitori sul lungomare Circe, sotto lo striscione che segnava il traguardo della settima tappa, per assistere all’arrivo della “carovana rosa” che stava giungendo proprio nella sua città. Entusiasta e orgoglioso di poter prendere parte all’evento, Giancarlo attendeva elettrizzato l’arrivo degli atleti, inconsapevole del crudele destino che di lì a poco lo avrebbe travolto.
Quella tappa fu vinta da Eddy Merckx, soprannominato il “cannibale”, che però, in quell’occasione, ebbe poco da sorridere per la conquistata vittoria. A pochi metri dal traguardo, infatti, si consumò la tragedia: una tribuna crollò per motivi tutt’oggi ancora poco chiari, investendo Giancarlo, che perse la vita, e altri 48 spettatori che rimasero feriti, dodici dei quali vennero ricoverati in gravi condizioni.
Un’ombra che ancora oggi investe la città di Terracina; un dramma dolorosamente impresso nella memoria dei suoi cittadini. Quella, che doveva rappresentare un momento di festa, si trasformò in pochi secondi in un’ inattesa tragedia.
Inoltre, Merckx venne squalificato dalla gara in quanto risultò positivo al test anti-doping. Un totale disastro e una sconfitta non solo per Giancarlo, per la sua famiglia, per l’intera Terracina, ma anche per lo sport.
Giancarlo oggi avrebbe 61 anni. Chissà se da lassù potrà assistere, con lo stesso entusiasmo di allora, al taglio del nastro che avverrà di nuovo, tra qualche ora, nella sua amata città.