Dissesto idrogeologico di un territorio che necessità di improrogabili interventi di messa in sicurezza.
Le copiose piogge di questi giorni associate agli incendi estivi, le principali cause del distaccamento di un pesante masso roccioso che è precipitato sulla strada statale Flacca al chilometro 20 e 200 sul cavalcavia che sovrasta la spiaggia di Sant’Agostino a Gaeta. Una situazione ad oggi sotto controllo che pone in risalto soprattutto la fragilità della fascia costiera, che da Sperlonga si protrae verso Gaeta. Dissesto idrogeologico di un territorio che necessità di improrogabili interventi di messa in sicurezza. Ad oggi e per le prossime settimane, la litoranea resterà interdetta al traffico mentre il masso roccioso è stato rimosso nella tarda serata di ieri in località “Vannella a mare”, che dal territorio comunale montuoso di Itri è precipitato sfiorando dei mezzi pesanti in transito sulla sottostante strada che ricade nel territorio di Gaeta. I massi, diversi e di grosse dimensioni, hanno sfondato la robusta di recinzione in almeno due punti e, dopo aver sradicato la vegetazione superstite dall’ultimo incendio estivo, hanno invaso la carreggiata e, uno in particolare, dopo una carambola, è finito, dopo una corsa di diverse decine di metri, sul tratto terminale della spiaggia di Sant’Agostino. Si per puro fato si è sfiorata la tragedia, per il geologo perito dell’Astral, la dottoressa Paola Serangeli, l’ammasso roccioso calcare d’epoca mesozoica che si è staccato è soltanto la punta dell’iceberg. E noi avvalendoci dell’elicottero della protezione civile intervenuto sul posto, assieme alla polizia provinciale, carabinieri di Gaeta e Sperlonga e guardie forestali di Itri, non abbiamo esitato a documentare dall’alto recandoci sulla vasta area che sovrasta la strada Flacca ed interessata da altri punti di criticità. Ecco come appare. Lazio Tv