A causa del maltempo. Preoccupati gli operatori balneari.
Un luglio piovoso, classificato tra i peggiori degli ultimi anni e un agosto che non promette di certo grandi miglioramenti, un’ estate 2014 da dimenticare per gli operatori balneari di Terracina che solo nei primi due mesi: giugno e luglio hanno registrato un calo del 30% degli incassi rispetto allo scorso anno. Il quadro che emerge dai dati forniti dal Sib, il sindacato italiano balneari, è drammatico. A peggiorare la situazione la congiuntura economica ed il tempo incerto, circa 15 giorni di pioggia dall’inizio della stagione estiva ad oggi. Precipitazioni concentrate, pura fatalità , nei week end, rendendo cosi impossibile la sopravvivenza di alcune realtà locali. Ad essere maggiormente penalizzate infatti sono le piccole strutture che non riescono a far fronte alle spese. Se si pensa che solo la concessione ha un costo che si aggira sui 10 mila euro cui vanno ad aggiungersi tasse, bollette e merce acquistata e rimasta poi invenduta, un calo degli incassi di 15/ 20 mila euro non permette loro di continuare a lavorare serenamente. Di qui la riduzione di personale e dunque l’aumento del tasso di disoccupazione anche per una città come Terracina che basa la sua economia sul turismo estivo. Ma se il tempo incerto ha quest’anno aggravato la situazione con precipitazioni record il fenomeno dell’erosione non è da meno. Sono oltre 20 i metri di spiaggia in meno rispetto allo scorso anno. Unica nota positiva. la qualità dell’acqua considerata eccellente. Ma questo non basta, i gestori si dicono preoccupati per questa drammatica situazione, che a detta loro andrà ad aggravarsi con l’entrata in vigore, nel 2020, della direttiva Bolkestein. Lazio Tv