Sono accusati di truffa ai danni dell’Asl di Latina.
E’ durato più del previsto – quasi cinque ore – il primo interrogatorio che ha voluto rendere uno dei quattro dentisti di Formia e Minturno che rischiano ora il rinvio a giudizio con le ipotesi di reato di concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato, e, in particolar modo dell’Asl di Latina, abuso ed omissione d’atti ufficio e, naturalmente, in falso ideologico. Il magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Daria Picozzo, ha delegato per l’interrogatorio del professionista difeso dall’avvocato Francesco Ferraro un ufficiale dei Carabinieri dei Nas che al termine dell’interrogatorio avrebbe arricchito arricchito il quadro probatorio a disposizione della Procura sulla scorta di ben 19 testimonianze di pazienti, residenti nei centri del Golfo, in cura presso l’ex distretto sud dell’Asl, all’interno dell’ex Albergo Caposele di Formia in regime di attività libero professionale intramoenia. La Procura, al termine di mirati accertamenti investigativi operati dai Carabinieri dei Nas dopo un esposto sottoscritto dal dottor Francesco Occipite Di Prisco, il dirigente dell’unità operativa dipartimentale di odontostomatologia del presidio sud dell’Asl di Latina, ha stabilito che i quattro noti professionisti dirottavano i rispettivi pazienti presso altri colleghi compiacenti o presso i rispettivi studi privati con la scusa che le prestazioni richieste – l’installazione di una protesi dentaria per fare l’esempio più tradizionale – non venivano garantite dal servizio pubblico e, dunque, dall’Asl. Se le dichiarazioni del dentista sentito negli uffici della Procura in via Ezio a Latina sono state secretate, un secondo collega assistito dall’avvocato Tommaso La Rocca ha presentato una lunga e dettagliata memoria scritta, un terzo – difeso dall’avvocato Pasquale Di Gabriele – sarà interrogato il 29 maggio prossimo mentre il quarto indagato ha dichiarato di voler attendere gli eventi, probabilmente al richiesta di rinvio a giudizio davanti il Gup del Tribunale di Latina. Questa vicenda ha avuto una svolta quasi per caso: dalle informazioni assunte da un genitore di Minturno che, partecipando ad un’iniziativa della scuola frequentata dalla figlia, aveva capito che talune cure odontoiatriche vengono garantite senza problemi dall’Asl. L’aveva capito in ritardo dopo aver staccato assegni con diversi zero. Lazio Tv