“150° dell’Unità d’Italia o 36° dell’attività consiliare a Sezze di Giovan Battista Giorgi? Nel più importante centro collinare lepino, alla presenza di autorità civili e religiose, il 17 Marzo si è tenuta una manifestazione che si potrebbe definire “globale”, in quanto ha abbracciato tutto e di più in un minestrone indigesto (dai donatori di sangue alle consiliature di Giorgi). Approfittando della Festa nazionale (perché non spostare ad altre occasioni quanto era avulso da questa?), celebrata in tutta la Penisola su invito del Presidente della Repubblica e fortemente sentita da tutto il popolo italiano, il presidente dell’ASTRAL, azienda regionale del Lazio che dovrebbe occuparsi della sicurezza stradale, ha messo su una giornata, ed il Comune di Sezze l’ha organizzata per lui, che lo ha posto al centro dell’attenzione, nel silenzio ossequioso di tutti. Così, nella mattinata, non solo storia patria, ma anche e soprattutto “Titta”, che ha avuto modo, tanto per aggiungere carne al fuoco, anche di inaugurare un monumento del suo amico-scultore Cherubini, pro AVIS. Insomma, una serie di iniziative che con l’Unità d’Italia ci sono entrate come i cavoli a merenda. A chi ragiona con il proprio cervello il tutto è sembrato una forzatura, un grande spot pubblicitario per colui che sta assumendo sempre più i contorni di un padre-padrone. Sezze sembra ormai uno di quei villaggi della frontiera americana, che abbiamo visto in tanti film western, dove uno solo è proprietario di tutto, comprese le persone, dal barbiere allo sceriffo, dal proprietario del saloon al pastore della chiesa, dalle pompe funebri fino all’ultimo allevamento di bovini. La cosa grave è che tutto questo avviene senza che nessuno, tranne noi di Movimento Libero Iniziativa Sociale, nemmeno dalla pseudo opposizione, sollevi un minimo segnale di dissenso. Ancor più grave è il consenso ed addirittura la partecipazione, e quindi la connivenza, con un certo modo di concepire più che la politica il potere, di alte personalità religiose, espressioni di una Chiesa non sappiamo quanto in linea con i valori che dovrebbe esprimere, fatta di un clero che “predica bene ma razzola male”. Si è fatto assumere localmente a Giorgi il ruolo di un eroe nazionale. Titta come i grandi del Risorgimento, Titta come Mazzini e Garibaldi. Nel giorno in cui si festeggia in tutta Italia l’Unità, a Sezze viene fatto assurgere tra i padri della Patria il presidente dell’ASTRAL.”
Movimento Libero Iniziativa Sociale