Non sono mancate le reazioni dopo la decisione del consiglio dei ministri di accorpare il tribunale di Gaeta a quello Cassino la soppressione della sede di Terracina e le accuse del presidente dell’ordine degli avvocati di Latina Giovanni Malinconico.
“Non accetto lezioni da nessuno – ha detto l’assessore regionale Aldo Forte – abbiamo lavorato a lungo, fianco a fianco, per tutelare i presidi di giustizia del sud pontino. La loro chiusura non è avvenuta sulla base della razionalizzazione della spesa, ma con l’unica finalità di migliorare nel complesso l’organizzazione della giustizia in Italia. Per questo – ha continuato Forte – abbiamo iniziato a difendere la posizione del tribunale di Cassino”. “A chi vede nell’accorpamento dei nove comuni del sud pontino al tribunale di Cassino il preludio all’annessione della provincia di Latina a quella di Frosinone –conclude Aldo Forte – dico che si sbaglia di grosso, anche ad agosto, su questo tema stiamo lavorando in maniera bipartisan per scongiurare che la provincia pontina scompaia”.
Immediato anche l’intervento del sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi che si dice pronto a presentare ricorso.
“Chiederò alla Regione – ha dichiarato – che si faccia promotrice di un ricorso alla corte costituzionale e invito fin da ora i deputati regionali pontini ad attivarsi in tal senso. E’ stata adottata la soluzione peggiore e più dannosa per il nostro territorio. Lo smantellamento degli uffici giudiziari ci priva inoltre di importanti presidi di lotta contro la criminalità e le infiltrazioni malavitose., l’accorpamento di Gaeta a Cassino – ha concluso Di Giorgi – configura un ridisegno territoriale che non promette nulla di buono per il futuro della provincia di Latina”.