“Dopo gli anni delle privatizzazioni o meglio degli espropri finanziari da parte di pochi gruppi privati appoggiati dalla politica, si è passati alle svendite delle migliori aziende italiane” si legge in una nota di CasaPound di Latina.
“Lo smantellamento di tutti i nostri settori strategici (Alitalia, Telecom, Poste e fra poco Ansaldo, Finmeccanica) è il risultato di una politica miope che non pensa a difendere l’interesse nazionale, ma va incontro alle esigenze di gruppi di affari mondiali che hanno come unico obiettivo il profitto.
E’ ora di dire basta! Contro il controllo totale delle funzioni vitali di una nazione, quali l’energia, le comunicazioni e settori strategici come quelli della difesa, dell’aerospaziale, della chimica, CasaPound afferma che lo Stato deve riproporsi come titolare delle risorse che sono proprietà del popolo garantendone la massima efficienza e orientando i profitti che ne conseguono per la difesa ed il mantenimento dello stato sociale, dello sviluppo, dell’istruzione e della ricerca.
Per CasaPound, l’Italia deve recuperare il ruolo che le compete, nazionalizzando i settori delle energie, delle telecomunicazioni e dei trasporti; occorre nazionalizzare tutte le risorse naturali e gestire la loro distribuzione; ridefinire la missione delle aziende pubbliche (Eni, Enel, Cassa Depositi e Prestiti, ex municipalizzate) in funzione non esclusivamente aziendalista ma anche sociale e a sostegno dello sviluppo nazionale. In poche parole più Stato e meno mercato.”