“Oltre a non amare il colore rosso, politicamente, Latina non ama neanche il verde, delle piante. Da tre settimane, ormai, sono in atto, su via Mazzini, le potature delle piante d’alto fusto. In barba da quanto previsto dall’osservatorio fitopatologico nazionale le potature procedono senza alcun criterio di cautela per evitare la trasmissione del cancro colorato (tanto è grave l’attacco del patogeno che l’azione di controllo sulla diffusione fa parte delle poche “lotte obbligatorie” previste per legge) che in tutta Italia sta provocando non pochi danni ai platani. I tagli delle piante, che in alcuni casi non sono netti ma presentano evidenti segni di rottura del legno, non sono stati disinfettati; le potature non sono state raccolte e smaltite immediatamente, così come previsto dalla normativa, ma sono ancora in terra, diventando un potenziale focolaio di contagio per le piante ancora sane. Ma c’era veramente bisogno di quelle potature? Il protocollo fitosanitario dice che le piante vanno potate o tagliate solo ed esclusivamente se c’è una reale necessità. Ora sarebbe bello sapere se qualcuno si è attivato presso l’Osservatorio Fitopatologico regionale per chiedere l’autorizzazione per la potatura, ma sarebbe ancora più interessante sapere che fine hanno fatto i platani che fino a qualche mese fa erano situati in fondo a via Petrarca. Troncati a circa due metri questa estate (da chi era stata autorizzata questa operazione?), sono improvvisamente scomparsi da dietro le lamiere che li ricoprivano ormai quasi interamente. Insomma non fai in tempo a girarti, in questa città, che ti hanno già rubato un po’ di ossigeno. Inoltre sarebbe bello sapere se è mai stata attuata la normativa che prevedeva un albero piantato per ogni bambino nato.”
Sergio Sciaudone
Candidato Sindaco Sinistra per Latina