Il segretario Comunale del PD, Mauro Visari, lancia un appello referendario invitando i cittadini ad andare al voto.
«Riteniamo che aldilà della importanza indubbia che i quesiti rivestono per la politica nazionale – afferma Viusari – essi abbiano un significato ulteriore per Latina, che consideriamo centrale e dirimente per costruire un futuro possibile di questa città e di questa comunità. Il riferimento è, naturalmente, ai quesiti sull’acqua e il nucleare. Nel primo caso Latina non può far mancare la sua voce poiché la prepotente presenza di Acqualatina in questo territorio è stata devastante e insoddisfacente secondo molti cittadini. Ad oltre 10 anni, infatti, dalla costituzione di questa società registriamo solo numerosi fallimenti. Innanzitutto, sul fronte degli investimenti sulla qualità del servizio e poi su quelli legati alla lotta alla dispersione idrica della rete. Inoltre, si registrano forti lamentele per i continui aumenti delle tariffe registrati nei primi anni di gestione. Infine, la torbida gestione della vicenda Arsenico ha contribuito alla perdita di fiducia nei confronti di questa società che tuttavia resta per il 51% pubblica». Secondo l’esponente del PD «col referendum si cerca di chiarire proprio questo punto: non si può parlare di proprietà pubblica compiutamente e credibilmente se la gestione resta privata, ovvero sottoposta a leggi di mercato che nulla hanno a che vedere coi diritti delle persone e la qualità della vita». Visari si sofferma anche sul referendum che riguarda l’abrogazione del programma che tende alla riattivazione delle centrali nucleari in Italia. «Non sfugge quanto i primi ad essere danneggiati da una simile sciagurata ipotesi siano proprio i latinensi, che vedrebbero per sempre annientate le proprie aspirazione ad una città del turismo, della bellezza, della natura, del vivere bene. L’ultimo quesito riguarda l’abrogazione della legge sul legittimo impedimento. A tutti questi quesiti invitiamo a votare SI, ma soprattutto invitiamo ad andare a votare, per evitare che l’astensione di pochi impedisca la volontà di molti». Il PD annuncia l’avvio di una campagna di gazebo per spiegare alla città i quesiti referendari.
Dal Corriere Pontino del 28 maggio 2011