Conferenza dei sindaci, questa mattina nella sala Cambellotti, sull’implementazione e il miglioramento dell’offerta turistica.
Massiccia l’adesione: 25 Comuni su 33 hanno risposto all’invito del Presidente Armando Cusani.
«Lo scopo dell’incontro – ha spiegato il Presidente Cusani – è quello di arrivare alla sigla, tra Comuni, Provincia e Regione Lazio del “Patto Territoriale per il Turismo”.
La Regione riconosce il turismo come fenomeno integrato di sviluppo economico sostenibile, di promozione e valorizzazione del territorio, di crescita sociale e cultura della persona e della collettività: sulla base dell’art. 1 della L.R. N. 13/2007, di concerto con i Comuni, intendiamo attuare un Patto Territoriale per il Turismo, finalizzato ad implementare e migliorare l’offerta turistica provinciale attraverso la riqualificazione delle imprese ricettive esistenti, la creazione di nuove strutture, l’attuazione di iniziative imprenditoriali atte ad incrementare e supportare le attività connesse al turismo.
Ogni Comune ci deve indicare gli interventi strutturali tesi al miglioramento della qualità e quantità dell’offerta turistica.
Iniziative che vanno dalla realizzazione, alla riqualificazione, ampliamento, ristrutturazione, riconversione, riattivazione e valorizzazione delle strutture ricettive presenti nel proprio Comune, o da completare.
Oppure, laddove necessario è possibile creare iniziative imprenditoriali di settore, funzionali alla valorizzazione del patrimonio turistico, ambientale e culturale; rafforzare l’offerta turistica incrementando il livello di competitività delle singole imprese con l’adozione d’innovazioni tecnologiche nel rispetto degli standard predefiniti di qualità. Insomma tutto ciò che serve per dare una svolta al settore.
È vero che ci sono comuni votati al turismo e altri meno – ha proseguito il presidente Cusani – ma le potenzialità di ciascuno sono trasversali, interessano tutti. Il territorio è talmente ricco che è possibile creare ovunque ospitalità e ricettività, abbiamo le potenzialità per costruire e far girare l’economia in questo settore che già oggi rappresenta il 10-15% del Pil. Per questo abbiamo chiesto a ognuno di loro quali sono gli interventi che rendono che valorizzano il loro territorio, di cosa hanno bisogno per rendere competitivo il proprio territorio.
In tal senso puntiamo al miglioramento dell’accoglienza dei visitatori e alla promozione della qualità complessiva del prodotto e dei servizi turistici, anche attraverso la valorizzazione e l’ampliamento della fruibilità del patrimonio culturale, come parte integrante dell’offerta turistica provinciale».
Il direttore dell’Apt, Paolo Graziano ha sottolineato l’importanza di «far decollare le strutture ricettive, migliorando quelle esistenti e creandole laddove non esistono. Non perdiamo tempo. Il Patto ha una durata di 3-5 anni. Entro un mese sarà pronto il Protocollo di Intesa».
I soggetti che possono partecipare all’iniziativa sono sia pubblici sia privati: enti locali, microimprese, piccole e medie imprese; unità produttive (ovvero strutture anche articolate su più immobili fisicamente separati, ma prossimi, finalizzate allo svolgimento dell’attività, dotate di autonomia produttiva, tecnica, organizzativa, gestionale e funzionale), strutture ricettive.